Archivio Discussioni

N° 28819 - 05/09/2015 _ stampa - -

L’ambito dell’esclusiva degli architetti in materia di beni culturali. avv. Riccardo Rotigliano

L’ambito dell’esclusiva degli architetti sulle opere edilizie sottoposte a tutela dei beni culturali è stato oggetto di un vivace dibattito, tanto tra le corte amministrative, quanto tra i vari ordini professionali. Tra questi, quelli degli architetti propugnano un’interpretazione restrittiva della norma che fonderebbe tale esclusiva (art. 52 R.D. n. 2537/1925), mentre quelli degli ingegneri, come è ovvio, provano ad accreditarne un’applicazione meno rigorosa, denunciandone persino il preteso contrasto con l’ordinamento comunitario.Commenti(0)

N° 28794 - 01/09/2015 _ stampa - -

Formazione professionale – Gli Ordini Non possono restringere la concorrenza

La Corte di giustizia europea chiarisce che l’Ordine professionale non può imporre un sistema di formazione obbligatoria stabilendo condizioni discriminatorie a danno dei suoi concorrenti.

L’Ordine professionale non può imporre ai propri iscritti un sistema formativo obbligatorio che lo avvantaggia rispetto agli altri enti di formazione. Lo ha stabilito la Corte di giustizia europea nella Causa C-1/12 del 28/02/2013.Commenti(0)

N° 28694 - 08/08/2015 _ stampa - -

Opere pubbliche e controlli che non ci sono: servirà il nuovo codice appalti?

Nel disastro delle varie opere pubbliche, inutili, incompiute, esose o ancor peggio mal realizzate c’è da chiedersi chi (o addirittura se) abbia controllato. Esiste, dalla notte dei tempi, e cioè dal Regio Decreto 350 del 1895, un istituto, il collaudo, attraverso il quale dovrebbero essere effettuati tutti gli accertamenti, i saggi, le prove e le verifiche su un’opera pubblica.Commenti(0)

N° 28688 - 07/08/2015 _ stampa - -

Servizio SPP: serve la laurea in ingegneria e/o architettura? Fonte (InSic)

Un quesito pervenuto alla Banca Dati Sicuromnia pone la domanda: per l'espletamento del servizio di prevenzione o protezione presso gli uffici giudiziari gli addetti e i responsabili dei servizi di prevenzione e protezione interni devono necessariamente possedere la laurea in ingegneria o architettura?

Risponde la D.ssa Rocchina Staiano, Docente in Diritto della previdenza e delle assicurazioni sociali ed in Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro all'Univ. Teramo.Commenti(0)

N° 28564 - 18/07/2015 _ stampa - -

Società di ingegneria fuori dal settore privato: cosi vanno le cose, così devono andare

Il tema è quello dei lavori privati per le Società di Ingegneria. Il ring è quello dei professionisti tecnici. La questione è l’articolo 31 del DDL Concorrenza, la cui bozza stabilisce la possibilità per le società di ingegneria di operare con la committenza privata. Lo scontro è senza fine.Commenti(0)

N° 28507 - 11/07/2015 _ stampa - -

Vacanze in Umbria: un viaggio nella storia e nella spiritualità italiana.

Incastonata nel centro dell’Italia, l’Umbria è la meta ideale per trascorrere vacanze rilassanti, nella quiete dei suoi paesaggi collinari che sembrano incantati, senza trascurare cultura e arte.Commenti(0)

N° 28226 - 29/05/2015 _ stampa - -

Ansia da CFP? La formazione continua per gli Ingegneri e il punto di vista dei presidenti

La formazione professionale continua per gli ingegneri (e non solo) è un tema sempre al centro del dibattito. Nello specifico caso degli ingegneri essa è disciplinata dal regolamento per l'aggiornamento della competenza professionale realizzato dal CNI e pubblicato sul bollettino ufficiale del Ministero della Giustizia n. 13 del15 luglio 2013.

A misurare la formazione continua è stata adottata come unità di misura il CFP, acronimo che indica i Crediti Formativi Professionali. Per esercitare la professione, l'ingegnere iscritto all'albo deve essere in possesso di almeno 30 CFP.

Agli iscritti all'albo, alla data di entrata in vigore dell'obbligo formativo, sono stati accreditati 60 CFP. Al termine di ogni anno solare vengono detratti ad ogni iscritto 30 CFP dal totale posseduto. Al di sotto di 30 CFP, l'iscritto non potrà esercitare attività professionale, pena sanzioni disciplinari.  (vai alla fonte)Commenti(0)

N° 28144 - 21/05/2015 _ stampa - -

Formazione professionale: gli ordini non possono restringere la concorrenza. Corte di Giustizia UE, sez. II, sentenza 28/02/2013 n° C-1/12 Di Antonino Ciavola

 La sentenza 28 febbraio 2013 della Corte di Giustizia dell’Unione europea, II sezione, nella causa C-1/12, ci offre lo spunto per chiarire un dubbio al quale, in dottrina, sono spesso date risposte generiche che hanno coinvolto anche il legislatore nella confusione generale.

Mi riferisco alla assimilazione tra professionisti e imprese, alla luce del diritto comunitario; quella stessa (erronea) assimilazione che ha condotto all’abrogazione delle tariffe.

Partiamo dalla narrativa della sentenza in commento, riferita all’Ordine degli esperti contabili (in prosieguo e nella sentenza con acronimo: OTOC), che secondo l’allegato I del decreto legge del Portogallo 26 ottobre 2009, n. 310 è una persona giuridica di diritto pubblico di natura associativa, che ha il compito di rappresentare, attraverso la loro iscrizione obbligatoria, gli interessi professionali degli esperti contabili nonché di esercitare un controllo su tutti gli aspetti collegati con l’esercizio delle loro funzioni.

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