ott 26 2015

Detrazione fiscale per chi installa stufe e termocamini

Fino al 31 dicembre 2015, ma è stata annunciata la proroga al prossimo anno, è possibile fruire della detrazione fiscale al 65% per l’installazione di generatori di calore a biomasse, come stufe e termocamini. 

Con l’arrivo dell’inverno è tempo di pensare al riscaldamento di casa. Fino al 31 dicembre 2015, anche se è stata annunciata una proroga a tutto il 2016, si può fruire della detrazione fiscale per interventi di risparmio energetico, l’ecobonus al 65% per l’installazione dei cosiddetti generatori a biomasse, come stufe e termocamini.

In primo luogo occorre chiarire cosa significa generatore a biomasse. Continua

ott 26 2015

Fanghi da lavaggio inerti: se l’attività di pulitura non è “interna” sono rifiuti

Con sentenza n.8982/2015 la Cassazione indica a quali condizioni i fanghi da attività estrattiva sono sottratti alla disciplina dei rifiuti prevista dal Testo Unico Ambientale.

La terza sezione penale della Cassazione ha richiamato le condizioni in base alle quali, ai sensi dell’art. 185, del D.Lgs. n. 152/2006 (c.d. TUA), ai rifiuti derivanti da attività estrattive non viene applicata la disciplina generale rifiuti di cui alla parte IV del decreto, bensì quella speciale di cui al D.Lgs. n. 117/2008.

Nello specifico, i giudici di legittimità affermano che:    Continua

ott 26 2015

L’Umbria finanzia diagnosi energetica per 219 edifici

L’assessore regionale all’Ambiente della Regione Umbria, Fernanda Cecchini, ha reso noto che la giunta regionale, nel corso della seduta del 13 ottobre, ha ripartito 948 mila euro tra gli enti pubblici – Comuni, Province, Regione, Aziende sanitarie e ospedaliere, ADISU – che hanno partecipato al bando per la realizzazione di diagnosi energetiche.
Con il bando scaduto il 30 settembre scorso a cui hanno partecipato 94 enti, la Regione ha avviato la programmazione comunitaria 2014 – 2020 per l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio pubblico. Grazie alla diagnosi energetica verranno indivisuati i possibili interventi di efficientamento energetico e saranno quantificate le opportunità di risparmio in termini di costi-benefici. Continua

ott 26 2015

Sulla non responsabilità del coordinatore in fase di esecuzione

l coordinatore per l’esecuzione nei cantieri riveste un ruolo di alta vigilanza che riguarda la generale configurazione delle lavorazioni e non la puntuale e stringente vigilanza “momento per momento” demandata ad altre figure operative. Di G.Porreca.

Anche sul ruolo del coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione operante nei cantieri temporanei o mobili  la Corte di Cassazione non trova un linea comune di pensiero. Il coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, sostiene la suprema Corte in questa sentenza,  riveste un ruolo di “alta” vigilanza che riguarda la generale configurazione delle lavorazioni che si svolgono in cantiere e non è tenuto ad una puntuale e stringente vigilanza “momento per momento” che è demandata invece ad altre figure operative quali il datore di lavoro, i dirigenti ed i preposti. Continua

ott 24 2015

Agenti immobiliari in Parlamento: le proposte Fimaa per rilanciare il mercato immobiliare

“L’elevata pressione fiscale sulle imprese e sulle famiglie continua a costituire una zavorra pesantissima per la ripresa economica.

Il nostro auspicio è pervenire ad un riesame della tassazione sulle locazioni, alla chiara definizione delle imposizioni sui terreni edificabili basata su valori di mercato effettivi (e non presunti) ed alla ottimizzazione dei benefici fiscali legati alla ristrutturazione degli immobili anche riducendo i tempi di ammortamento”. Continua

ott 24 2015

Agenti immobiliari in Parlamento: le proposte Fimaa per rilanciare il mercato immobiliare

“L’elevata pressione fiscale sulle imprese e sulle famiglie continua a costituire una zavorra pesantissima per la ripresa economica.

Il nostro auspicio è pervenire ad un riesame della tassazione sulle locazioni, alla chiara definizione delle imposizioni sui terreni edificabili basata su valori di mercato effettivi (e non presunti) ed alla ottimizzazione dei benefici fiscali legati alla ristrutturazione degli immobili anche riducendo i tempi di ammortamento”. Continua

ott 24 2015

Legge di Stabilità 2016, professionisti e partite IVA: nuove tutele in arrivo

Nuove tutele a favore e dei professionisti e dei lavoratori con partita IVA sono contenute nella legge di Stabilità 2016 e nella bozza di disegno di legge collegata alla legge di Stabilità. In particolare viene innalzato il limite del volume d’affari che consente a professionisti e piccole realtà imprenditoriali di fruire di un regime contabile semplificato e di aliquote fiscali ridotte. Bloccata al 27 per cento anche per il 2016 l’aliquota contributiva per i lavoratori autonomi, titolari di posizione fiscale ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, iscritti solo alla Gestione separata e non pensionati. Altre tutele sono previste nella bozza di disegno di legge che costituirà, invece, il “collegato” alla legge di Stabilità. Continua

ott 24 2015

Imprese, professionisti: ammortamento al 140% per gli investimenti, i requisiti

Una spinta agli investimenti di imprese e professionisti: questo l’obiettivo del sistema, previsto dal Governo nel disegno di legge di Stabilità 2016, del cosiddetto ‘super-ammortamento’ al 140%. Il meccanismo, così come già avviene in altre realtà europee, è pensato per consentire una maggiorazione della quota deducibile di un nuovo investimento, abbassando conseguentemente il peso fiscale. Il premio fiscale sulle quote di ammortamento, così come precisato a margine del Consiglio dei Ministri che giovedì scorso ha varato il ddl Stabilità, avrà validità esclusivamente per gli investimenti in beni materiali strumentali nuovi già dallo scorso 15 ottobre. Continua

ott 24 2015

Medici competenti- Jobs Act ovvero della “semplificazione mancata”

Pubblichiamo il commento di A.Pro.Me.L. (Attività Professionale del Medico del Lavoro/Medico Competente) la sezione tematica della S.I.M.L.I.I. dedicata specificamente all’attività professionale del medico del lavoro/medico competente, ai decreti del Jobs Act.

 
Dopo una lunga attesa, in seguito all’approvazione da parte del consiglio dei ministri e al successivo parere del Parlamento, sulla Gazzetta Ufficiale n. 221 del 23.9.2015 sono stati pubblicati gli ultimi decreti relativi alla legge delega del cosiddetto Jobs ActSi ricorderà che la legge delega, tra l’altro, aveva imposto al Governo di emanare uno o più provvedimenti legislativi “allo scopo di conseguire obiettivi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure di costituzione e gestione dei rapporti di lavoro nonché in materia di igiene e sicurezza sul lavoro”,per cui uno di questi decreti – il DL n. 151 del 14/09/2015 – reca norme specifiche in materia di sicurezza sul lavoro e modifica anche qualche articolo del D.Lgs. 81/08, in particolare con il capo III intitolato “Razionalizzazione e semplificazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.
Purtroppo, occorre premettere subito che i medici del lavoro e tutti i medici competenti hanno accolto l’emanazione e la successiva pubblicazione dei decreti delegati con grande delusione ed amarezza. Si tratta, infatti, come già detto anche in altre occasioni e da parte di molti esperti del settore, dell’ennesima occasione mancata da parte del nostro sistema politico e istituzionale. A testimonianza della scarsa attenzione politica per quanto riguarda il tema specifico, d’altronde, sono ancora numerosi i decreti attuativi previsti dal D.Lgs. 81/08 non ancora approvati, alcuni neanche in fase di elaborazione.
 
Nonostante il titolo, infatti, il decreto 151/2015 non modifica a fondo la normativa vigente né procede a concrete semplificazioni della stessa se non con alcuni interventi di ristrutturazione di alcuni comitati, introduzione di nuove sanzioni, correzione di alcuni (pochi) errori materiali dell’81/08, chiarimenti di alcune esclusioni della sua applicazioni (lavoro domiciliare, badanti etc.), obbligo di trasmissione telematica di certificati INAIL, abolizione del registro infortuni etc. E’ da ribadire che, nonostante i numerosi e ripetuti interventi della Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale presso i competenti organi istituzionali, funzionari ministeriali ed esponenti politici e del governo (in primis il Ministero del Lavoro), non è stata apportata nessuna modifica nel senso di razionalizzazione, semplificazione o altro inerente l’attività professionale del medico competente. Restano invariati gli errori materiali, le incongruenze del testo legislativo, gli adempimenti di difficile (talora quasi impossibile) accoglienza da parte del medico competente che erano stati puntualmente sottoposti all’attenzione di funzionari ministeriali ed esponenti politici del Governo con vari documenti e prese di posizione chiare e precise. Addirittura, con una decisione non del tutto comprensibile, nel testo pubblicato sulla G.U. è scomparso anche quanto presente nello schema di decreto inviato dal Governo al Parlamento per il parere delle competenti commissioni di Camera e Senato, cioè quella modifica dell’art. 41 del D.lgs. 81/08 che giustamente aboliva la scorretta ripetizione, nello stesso articolo, della “ visita medica preventiva in fase preassuntiva”, che ha dato adito a interpretazioni difformi che possono rendere complesso l’adempimento di tale obbligo di legge.
 
L’articolo 20 del citato DL 151/2015 prevede una serie di modiche e/o integrazioni di diversi articoli del D.Lgs. 81/08, in assenza di una complessiva rivisitazione dell’impianto legislativo (iniziativa auspicabile, ma che in effetti sarebbe andata al di là dei limiti della delega imposta) e di una reale razionalizzazione o semplificazione.
 
Una presunta semplificazione riguarda la modifica della composizione della Commissione Consultiva, organo pletorico ma che, tutto sommato, finora aveva lavorato con una discreta efficienza. In seguito a tali modifiche, la Commissione comprenderà ancora trenta componenti, per cui si tratta comunque di un organo che non può dirsi particolarmente snello; occorrerà verificare nel prossimo futuro come riuscirà a organizzar la sua attività. La modifica introdotta riduce il numero dei componenti indicati dalle Regioni e dalle parti sociali e aggiunge alcuni nuovi componenti, tra cui tre esperti – rispettivamente – in medicina del lavoro, igiene industriale e impiantistica industriale. Tali soggetti dovranno essere individuati e inseriti nella Commissione in seguito ad apposito decreto del Ministero del Lavoro (ancora da emanare). L’inserimento nella Commissione di esperti in Medicina del Lavoro era una delle richieste SIMLII che non compariva nell’iniziale documento del governo ed è stata recepita nel testo pubblicato in G.U., anche in seguito alla discussione in sede parlamentare. E’ auspicabile che quanto previsto nel nuovo dettato legislativo comporti la scelta di membri autorevoli e dotati di sufficiente esperienza, provenienti dalle società scientifiche e dalle associazioni del settore più rappresentative a livello nazionale, in grado di proporre soluzioni e indicazioni adeguate alla realtà sociale e professionale del nostro Paese.
 
Il Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, costituito ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs 81/08, viene parzialmente modificato nella sua composizione e la sua direzione viene affidata al Ministero della Salute; si confida che questa variazione abbia importanti sviluppi per la tutela, la prevenzione e la promozione della salute nei luoghi di lavoro avente come protagonista il medico competente, purtroppo ancora troppo penalizzato dalla rigida normativa e dalle condizioni di mercato.
 
L’articolo 28 del D. Lgs. 81/08 viene integrato con la previsione che l’INAIL possa rendere disponibili al datore di lavoro “strumenti tecnici e specialistici per la riduzione dei livelli di rischio” e il successivo articolo 29 viene modificato con la previsione di ulteriori “strumenti semplificati di supporto per la valutazione dei rischi”, tra cui anche strumenti informatizzati, come ad esempio il sistema europeo OIRA (Online Interactive Risk Assessment). Non è chiaro, peraltro, come questa indicazione potrà tradursi concretamente nella pratica, soprattutto nelle piccole e medie aziende (la maggioranza del sistema produttivo italiano), in cui la valutazione del rischio è quasi sempre affidata a tecnici esterni all’impresa e spesso considerata come adempimento puramente formale. Allo stesso tempo spiace notare come non venga adeguatamente precisato e valorizzato il ruolo del medico competente in questa iniziale fase di valutazione, nonostante l’obbligo di collaborazione sancito dall’art. 25 del D.Lgs. 81/08, che ha dato adito a tante discussioni e contenziosi.
 
Anche l’impianto sanzionatorio del D.Lgs 81/08 è stato parzialmente modificato, senza però prevedere alcuna riduzione o abolizione delle sanzioni a carico del medico competente, modifiche più volte invocate dalla SIMLII e da tutte le associazioni del settore. Si rimanda al testo del decreto 151/2015 per i dettagli, ma può essere utile far presente la modifica che riguarda il raddoppio o la triplicazione della sanzione per il datore di lavoro qualora lo stesso (o il dirigente incaricato) ometta di “inviare i lavoratori alla visita medica entro le scadenze previste dal programma di sorveglianza e richiedere al medico competente l’osservanza degli obblighi previsti a suo carico”. In questi casi l’importo della sanzione prevista dall’articolo 55 viene raddoppiato se la violazione si riferisce a più di 5 lavoratori e triplicato se la violazione si riferisce a più di 10 lavoratori. Inutile sottolineare l’importanza che tale previsione riveste per le ricadute pratiche a carico dei medici competenti, soprattutto nel caso di aziende o enti pubblici con numerosi dipendenti, ove non sempre si riesce, per motivi di forza maggiore, a essere puntuali nell’effettuare le visite entro la scadenza prevista. Quella che è stata da più parti considerata come una effettiva semplificazione è il nuovo obbligo della trasmissione telematica del primo certificato medico di infortunio o malattia professionale – così l’articolo 21 del DL 151/15 modifica l’art. 53 del DPR 1124/65 – con efficacia pressoché immediata, a 180 giorni dalla pubblicazione in G.U. (entro il 21 marzo 2016). Nel frattempo l’INAIL dovrebbe mettere a punto un sistema informatizzato atto a consentire l’adempimento di tale nuovo obbligo, che riguarda ovviamente non solo i medici competenti ma – in generale – tutti i medici italiani. Anche qui è lecito dubitare sul reale impatto di semplificazione di tale atto sanitario, atteso che l’obbligo di trasmissione telematica di tali certificati comporta la necessità di accreditare al sistema informatico INAIL (ancora da realizzare) tutti i medici iscritti all’albo professionale, che quindi dovranno essere dotati di strumenti informatici e di una connessione alla rete adeguata. Non è chiaro, inoltre, come la notizia dell’infortunio o della malattia professionale possa giungere in tempi congrui al datore di lavoro, che a sua volta dovrebbe compilare (sempre per via telematica) la relativa denuncia all’ente assicuratore.
 
In conclusione, rimane ancora rilevante l’obiettivo di una reale semplificazione e di una modifica integrale delle norme vigenti in tema di tutela della salute nei luoghi di lavoro nonché, per quanto ci riguarda, dei requisiti, delle prerogative e delle responsabilità dei medici competenti, che sarebbe il caso di cominciare a definire più correttamente e modernamente “medici della prevenzione occupazionale”, ampliando il ventaglio delle loro competenze e rendendo più utile ed efficace il loro operato, specialmente nel momento attuale in cui la Sanità Pubblica è soggetta a una profonda revisione allo scopo di eliminare sprechi e pratiche inappropriate.
 
A tale proposito, è necessario oggi più che mai continuare a incalzare tutte le forze politiche e governative, come già fatto in passato, con una azione comune che coinvolga tutte le parti interessate, convergendo su proposte e obiettivi condivisi e concretamente realizzabili in tempi congrui e senza rimandare a un imprecisato e mai definito “futuro”.
 
E. Ramistella – Coordinatore nazionale
C. Mirisola – Segretario nazionale
ott 24 2015

Jobs Act, sicurezza sul lavoro: verso una gestione più efficiente

Il decreto legislativo n. 151/2015, recante semplificazioni per professionisti e datori di lavoro, attuativo del Jobs Act, ha ridefinito la governance di alcuni organismi coinvolti nella tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, con la finalità di rendere più efficace il loro operato e il rapporto con lo Stato, le Regioni e gli Enti istituzionali. In particolare è stata aggiornata la composizione del Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Riconosciuta, infine, anche alle regioni e alle province autonome la possibilità di inoltrare i quesiti alla Commissione per gli interpelli. Continua

ott 24 2015

Perugia, i lavori sul raccordo inizieranno il 6 novembre

Cominceranno il 6 novembre, dopo la Fiera dei morti, i lavori di messa in
sicurezza e manutenzione straordinaria da parte dell’Anas lungo la E45 e sul raccordo Perugia-Bettolle. È quanto deciso in prefettura in occasione della riunione della Conferenza provinciale permanente.
Gli interventi riguarderanno le gallerie Volumni e Prepo nonchè i viadotti Genna e Ellera. Continua

ott 24 2015

Giovani imprenditori in Umbria, la Regione apre il portafoglio: assegnati 660mila euro

Giovani imprenditori in Umbria, la Regione apre il portafoglio: assegnati 660mila euro
„La Giunta regionale dell’Umbria, su proposta del vice presidente e assessore allo Sviluppo economico Fabio Paparelli, ha assegnato alle Province di Perugia e Terni le risorse per l’attuazione della legge regionale 12/95 finalizzata a sostenere l’imprenditorialità giovanile. “Si tratta – ha spiegato l’assessore – di 660mila euro assegnati, sulla base di stanziamenti precedenti, per il 60 per cento alla Provincia di Perugia e per la restante quota a quella di Terni che andranno a finanziare le richieste presentate dal 1 ottobre 2015 al 30 gennaio 2016″.“Continua

ott 24 2015

Inchiesta Anas, perquisizioni anche in Umbria

Perquisizioni anche in Umbria nell’ambito della maxi inchiesta sugli appalti Anas. La guardia di finanza di Roma ha eseguito dieci ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale capitolino: tra gli arrestati ci sono l’ex sottosegretario alle Infrastrutture Luigi Meduri, cinque tra dirigenti e funzionari dell’Anas, tre imprenditori e un avvocato. Sono accusati di corruzione in merito a importanti appalti di opere pubbliche. Le operazioni, scattate all’alba di giovedì hanno impegnato circa 300 finanzieri. Sono oltre 90 le perquisizioni effettuate dai finanzieri nell’ambito dell’inchiesta denominata “Dama nera”, riguardante presunte tangenti pagate da imprenditori e politici per l’ottenimento di appalti sui lavori autostradali. Continua

ott 24 2015

Chiude lo svincolo Foligno Nord

Per lo svolgimento di lavori, rimarrà chiuso, in entrata ed in uscita, nei primi giorni della settimana – il 26 e il 27 ottobre e probabilmente anche il 28 – lo svincolo Foligno nord lungo la strada statale 75. Lo comunica l’area lavori pubblici del Comune senza specificarne i motivi

Viene specificato anche che per entrare in città, ma anche per uscirne, dovranno essere utilizzati gli altri svincoli (ovviamente)

ott 24 2015

Gubbio, dipendente comunale “Rinuncio ai premi perché non mi spettano” | E’ polemica

La donna scrive mail a Gagliardi “Ricompensata per aver partecipato a progetti su cui non ho mai lavorato”, l’esponente del Centrodestra annuncia interrogazione.

Ancora una volta, a Gubbio, si torna a parlare di premi ai dipendenti comunali. A sollevare la polemica, ancora una volta, è il consigliere del Centrodestra eugubino Francesco Gagliardi, che già nel dicembre scorso depositò un esposto alla Corte dei Conti riguardante le annualità 2005-2009.

Stavolta l’esponente dell’opposizione ha ricevuto addirittura una mail da un’onestissima dipendente del Comune, Rita Raggi, in cui essa dichiara apertamente di essere stata ricompensata con alcuni premi di produttività risalenti al 2014 per aver partecipato ad altrettanti progetti sui quali però non avrebbe mai affatto lavorato. Continua

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