N° 22389 - 01/10/2013 8:16 - Stampa - -
COMUNICATI E ANNUNCI DAGLI ENTI PUBBLICI
Costo del lavoro negli appalti: “Chiarire o abrogare la norma del decreto Fare”
n materia di costo del lavoro negli appalti, il decreto “del Fare” (DL n. 69/2013 convertito con modificazioni nella legge n. 98/2013) ha introdotto una norma contestata da numerose amministrazioni e operatori privati, a causa dei problemi interpretativi e applicativi che comporta e che rischiano di bloccare il settore dei pubblici appalti.
Il decreto Fare, con l’articolo 32 comma 7-bis, ha introdotto il comma 3-bis all’articolo 82 del D.Lgs. 163/2006 (Codice dei Contratti), inerente il criterio di determinazione del costo più basso negli appalti pubblici: “Il prezzo più basso è determinato al netto delle spese relative al costo del personale, valutato sulla base dei minimi salariali definiti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, delle voci retributive previste dalla contrattazione integrativa di secondo livello e delle misure di adempimento alle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”. Continua





