N° 21353 - 16/06/2013 21:02 - Stampa - -
COMUNICATI E ANNUNCI DAGLI ENTI PUBBLICI
Certificazione energetica degli edifici, CGUE: Italia inadempiente
L’Italia non ha recepito correttamente la direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico nell’edilizia. E’ quanto ha constatato la Corte di Giustizia delle Comunità Europee intervenendo nella causa tra la Commissione e la Repubblica Italiana. La direttiva stabilisce che gli Stati membri provvedono a che, in fase di costruzione, compravendita o locazione di un edificio, l’attestato di certificazione energetica sia messo a disposizione del proprietario o che questi lo metta a disposizione del futuro acquirente o locatario. L’attestato comprende dati di riferimento che consentono ai consumatori di valutare e raffrontare il rendimento energetico dell’edificio ed è corredato di raccomandazioni per il miglioramento del rendimento energetico in termini di costi-benefici. La certificazione e le raccomandazioni che la corredano nonché l’ispezione delle caldaie e dei sistemi di condizionamento d’aria debbono essere effettuate in maniera indipendente da esperti qualificati e/o riconosciuti.
Gli Stati dovevano conformarsi alla presente direttiva entro il 4 gennaio 2006 ma l’Italia non ha ancora completato il recepimento avvenuto con il d. lgs. n. 192/ 2005 nonché il decreto ministeriale «Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici», del 26 giugno 2009. CONTINUA





