N° 23237 - 24/12/2013 19:16 - Stampa - -

DISCUSSIONE DELLA SETTIMANA

Servizi di Architettura e Ingegneria, il commento degli Ingegneri al decreto parametri sulle gare di progettazione

Dopo circa un anno e mezzo dalla entrata in vigore e dalla successiva conversione in legge del decreto legge 83/2012 che, modificando il comma 9 dell’art. 2 del dl 1/2012, prevedeva l’emanazione di un apposito decreto ministeriale per la determinazione dei corrispettivi, da porre a base di gara nelle procedure per gli affidamenti dei servizi tecnici, finalmente viene pubblicato in Gazzetta il 20 dicembre 2013 il DM n. 143 del Ministero della Giustizia di concerto con il Ministero delle Infrastrutture: “Regolamento recante determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara nelle procedure di affidamento di contratti pubblici per servizi relativi all’architettura e all’ingegneria”.

Decreto fortemente voluto dalle categorie professionali ed in particolare dagli ingegneri e dagli architetti che hanno costantemente seguito e coadiuvato i due ministeri nella stesura della norma. Ci sono voluti circa 18 mesi, due Pareri del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, uno dell’Autorità di Vigilanza, del Consiglio di Stato e della Corte dei Conti per arrivare alla definitiva approvazione della norma e alla sua pubblicazione.

La principale novità introdotta dal cosiddetto Decreto Parametri Opere Pubbliche, è quella di avere colmato il vuoto normativo determinatosi per effetto dell’abrogazione delle tariffe nel settore degli affidamenti professionali di incarichi di progettazione o di natura tecnica.

Nella valutazione del decreto non si può non fare riferimento all’importante novità contenuta nella norma primaria, che sottende l’emanazione del DM. Infatti il comma 1 dell’art. 5 del DL 83/2012, convertito nella Legge 134/2012, stabilisce che per la determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara, si applicano i parametri individuati dal presente DM modificando in tal senso l’art. 92 del Codice dei Contratti che dava facoltà al RUP di utilizzare le tariffe professionali se ritenute congrue.

La trasparenza è quindi l’obiettivo primario che persegue la nuova norma che, con l’utilizzo dei parametri per la determinazione del corrispettivo, toglie discrezionalità alle stazioni appaltanti nella determinazione dell’importo da porre a base di gara nelle procedure di affidamento dei servizi tecnici.

Ciò costituisce un elemento di forte trasparenza, perché da una determinazione corretta del corrispettivo discende l’individuazione della fascia a cui sottoporre la procedura. Con l’aumento dell’importo a base di gara infatti, l’individuazione del contraente avviene con requisiti di partecipazione più pregnanti e criteri di scelta meno discrezionali.

In questo senso i Consigli Nazionali degli Ingegneri e degli Architetti hanno predisposto una guida contenente spiegazioni, metodo di calcolo, esempi e software applicativo sulla determinazione dei corrispettivi da porre a base di gara che riprodotta in 20.000 copie sarà inviata gratuitamente a tutte le Stazioni Appaltanti d’Italia e a tutti gli Ordini Provinciali degli Ingegneri e degli Architetti oltre ad essere scaricabile dai siti dei due Consigli Nazionali.

La nuova procedura di calcolo dei corrispettivi è sicuramente più semplice della precedente Tariffa e soprattutto cogente con il nuovo quadro normativo in materia di prestazioni professionali nel caso di opere pubbliche.

La classificazione dei servizi professionali ed il quadro delle prestazioni riportate nella Tav. Z1 e Z2, allegate al DM, tengono conto, inoltre, delle variazioni intervenute nella normativa di riferimento nel settore delle Opere Pubbliche che, a partire dalla Legge 109/94 e fino alla emanazione del Dlgs 163/2006 e i suoi correttivi, ha conosciuto una serie cospicua di modifiche ed integrazioni che hanno determinato un complesso normativo articolato e sostanzialmente completo, per l’intero settore degli appalti dei servizi e delle forniture.

Infine col regolamento di attuazione del Codice (D.P.R. 207/2010), relativamente alle prestazioni professionali di cui ai servizi di architettura ed ingegneria, sono stati definiti strumenti normativi e regolamentari che hanno condotto ad una quasi completa rivisitazione ed aggiornamento della normativa precedente che si può considerare, finalmente compiuta, con l’entrata in vigore del presente decreto.

Il Decreto emanato si concretizza e si qualifica per l’aspetto innovativo, in linea coi principi di trasparenza, chiarezza e semplificazione della norma ed è coerente, con l’intento di dare compimento al quadro normativo dei servizi tecnici, tenendo conto dell’ampliamento del quadro normativo dovuto all’emanazione del Codice degli Appalti e del relativo Regolamento rispetto alle norme previgenti che facevano riferimento alla Legge n. 109 del 1994.

In tale ottica la pubblicazione del presente decreto, in luogo dei precedenti riferimenti normativi relativi ai servizi tecnici (D. M. 04.04.2001), integra e completa le precedenti regole sulla classificazione dei servizi e il relativo quadro prestazionale.

Ing. Michele Lapenna

Consigliere Tesoriere – Consiglio Nazionale Ingegneri

Referente Servizi di Ingegneria e Architettura