N° 24168 - 19/03/2014 15:15 - Stampa - -

DISCUSSIONE DELLA SETTIMANA

Il futuro della Formazione Professionale

Ruolo della formazione professionale nel quadro più vasto del rapporto scuola-lavoro e delle politiche in favore dei giovani; un forte investimento sullo strumento dell’apprendistato, accessibile anche a chi ha 15 anni; ridefinizione dell’offerta formativa secondo filiere o poli omogenei; semplificazione burocratico-normativa e attenzione ai risultati e alla valutazione dell’efficacia delle proposte; costruzione di un sistema formativo omogeneo e raccordo più stretto fra istituti tecnici e di formazione.

Sono questi alcuni dei principali temi emersi stamani nel corso di un incontro fra il presidente della Provincia autonoma di Trento e assessore all’istruzione Ugo Rossi, insieme ai dirigenti e ai tecnici del settore, e i direttori e presidenti degli enti e degli istituti professionali, pubblici e parificati.

Il tutto, con l’obiettivo di “dar vita ad un atto di indirizzo con il quale spiegare ai ragazzi e alle loro famiglie come vogliamo orientarci a partire dal prossimo anno”, e nella consapevolezza che in realtà a noi vicine, dalla Germania all’Alto Adige, è anche dagli istituti professionali che sono partite, con buoni risultati, le azioni contro la disoccupazione giovanile. Attualmente la formazione professionale trentina interessa quasi un terzo dell’offerta complessiva di istruzione e formazione. Quest’anno i nuovi iscritti sono stati 1440, a fronte dei circa 1900 degli istituti tecnici e dei 2480 dei licei.

“Il sistema scolastico e formativo è un’opportunità fondamentale per i nostri giovani, in tutte le sue articolazioni. In termini organizzativi abbiamo fatto all’interno dell’amministrazione delle scelte forti, e vogliamo continuare su questa strada, se necessario introducendo gli opportuni correttivi normativi. Centrale il tema dell’apprendistato, mentre sul quinto anno stiamo ragionando sulle reali aspettative per poter dare le migliori risposte”. Questi alcuni dei passaggi dell’intervento del presidente Rossi, in apertura di un incontro molto atteso nel corso del quale tutti gli intervenuti hanno avuto modo di confrontarsi e di avanzare proposte, che saranno oggetto nei prossimi mesi di un lavoro serrato assieme ai tecnici dell’amministrazione.

Un Tavolo, peraltro, è già al lavoro per mettere a fuoco i fabbisogni formativi e cercare di produrre proiezioni utili per il futuro, intercettando i bisogni reali del territorio. Al centro dell’attenzione, ha sintetizzato la dirigente Livia Ferrario, la necessità di fare un passo “più in là” nel campo dell’alternanza scuola-lavoro, potenziando l’orientamento e l’intermediazione fra domanda e offerta e utilizzando le risorse europee della “Garanzia giovani”. Riguardo all’apprendistato, esso dovrà essere introdotto in forma stabile per il diploma tecnico professionale, a conclusione del triennio, e per l’ottenimento della qualifica professionale , a conclusione del primo/secondo anno (anche per contrastare l’abbandono scolastico). Andranno individuate con il contributo delle organizzazioni datoriali le imprese disposte all’assunzione con questo tipo di contratto; le stesse aziende dovranno essere adeguatamente supportate nella definizione del “profilo formativo” dell’apprendista. Parallelamente verrà dato impulso anche alle esperienze di autoimprenditorialità.

Analoga attenzione dovrà essere riposta nelle altre forme di transizione o di accompagnamento al mondo del lavoro e nei tirocini nei periodi di lavoro estivo durante tutto l’iter formativo. Un incontro proficuo, insomma, quello di stamani, conclusosi con l’impegno a lavorare a fondo nei prossimi mesi per ridefinire esigenze e priorità di un settore considerato strategico, anche alla luce dell’importanza che esso riveste nella lotta alla disoccupazione giovanile in un momento di crisi quale è quello attuale.