mar 05 2016

Come funzionano gli incentivi del conto termico

Il Conto Termico rappresenta una grande facilitazione per chi vuole investire sul risparmio energetico ma non tutti conoscono i vantaggi e le modalità delle novità per l’accesso agli incentivi.

Il Conto Termico è un sistema di incentivazione degli interventi di efficientamento energetico finalizzati a ridurre le emissioni nocive in atmosfera.
Con il DM 28/12/12 il governo italiano ha introdotto questo sistema di incentivazione (inizialmente previsto solo per le rinnovabili elettriche, prima fra tutte il fotovoltaico) per tutte le fonti di energia rinnovabile non elettriche e per gli interventi di efficientamento energetico.
Il provvedimento incentiva gli interventi riguardanti l’installazione di impianti solari termici, di impianti di riscaldamento a biomasse, di impianti di riscaldamento che utilizzano caldaie a condensazione, l’installazione di pompe di calore, ma anche interventi strutturali di isolamento termico. Continua

mar 05 2016

Confindustria Umbria, In arrivo finanziamenti per gli imprenditori umbri e il territorio: stanziati 100 milioni

Confindustria Umbria, In arrivo finanziamenti per gli imprenditori umbri e il territorio: stanziati 100 milioni
„Incentivare gli imprenditori ad investire e sostenere lo sviluppo e l’occupazione nel nostro territorio. È questo lo scopo dell’accordo tra Banca Monte dei Paschi di Siena e Confindustria Umbria, il quale prevede un plafond da 100 milioni per incentivare gli imprenditori. I finanziamenti saranno erogabili con modalità e durate variabili a condizioni molto vantaggiose per le imprese di tutta la regione.“ Continua

 

mar 05 2016

Nuovo codice appalti pubblici: il decreto approvato dal governo

Il decreto legislativo rappresenta il superamento della “Legge Obiettivo” e prevede che nelle gare sia privilegiata l’offerta economicamente vantaggiosa, mentre il massimo ribasso verrà applicato solo in casi particolari. Favorito l’uso della piattaforma software BIM (Building Information Modeling) nei progetti. Il decreto va ora all’esame delle Camere. Continua

mar 05 2016

Nuovo codice appalti

Riforma appalti, il nuovo Codice delude i professionisti tecnici (fonte: Casa & Clima.com)

 
Il testo “tradisce lo spirito della Legge delega circa la centralità della progettazione”. Assistal soddisfatta. Legambiente plaude al superamento della legge obiettivo. Oice: “Rischio concorrenza per gli incarichi di progettazione, bene divieto prezzo più basso, Bim e criteri reputazionali”

 Il testo “tradisce lo spirito della Legge delega circa la centralità della progettazione”. Assistal soddisfatta. Legambiente plaude al superamento della legge obiettivo. Oice: “Rischio concorrenza per gli incarichi di progettazione, bene divieto prezzo più basso, Bim e criteri reputazionali.

Ing Antonio Zambrano Pres CNI
 

“Si tratta di un testo che tradisce lo spirito della Legge delega circa la centralità della progettazione. Siamo di fronte ad un arretramento rispetto alla normativa precedente, in particolare se ci riferiamo alla Determinazione Anac 4/2015”.

Armando Zambrano, Coordinatore della Rete e Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, commenta il testo del nuovo Codice degli appalti approvato ieri dal Consiglio dei ministri in esame preliminare.

La Rete delle Professioni Tecniche lamenta, innanzitutto, la scomparsa, nel Codice, di una parte specifica dedicata ai servizi di ingegneria e architettura. I servizi dei professionisti tecnici, infatti, risultano dispersi nelle varie pieghe del Codice. Inoltre, i progettisti interni alla pubblica amministrazione, a differenza di quanto chiedeva la Rete, potranno continuare ad essere sprovvisti dell’iscrizione ad un Ordine, essendo sufficiente la sola abilitazione.

Un altro punto molto criticato dai professionisti tecnici italiani è la non obbligatorietà del Dm 143 (cosiddetto “decreto parametri”) per la determinazione del corrispettivo da porre a base di gara. Senza contare che la limitazione all’appalto integrato risulta scomparsa dai radar e la cauzione diventa obbligatoria anche per la progettazione. In compenso, la Rete giudica positivamente la riproposizione dei requisiti richiesti alle Società di Ingegneria che le mette sullo stesso livello delle Società tra Professionisti.

“Il testo – ha concluso Zambrano – non ha tenuto conto delle osservazioni dei professionisti tecnici e per questo ci auguriamo che, in occasione del prossimo Consiglio dei Ministri, che varerà il testo definitivo, vengano apportate le giuste correzioni. In ogni caso riproporremo le nostre idee in tutte le sedi istituzionali, a cominciare dalle commissioni parlamentari che dovranno esprimere il loro parere sul provvedimento”.

OICE: “RISCHIO CONCORRENZA PER GLI INCARICHI DI PROGETTAZIONE, BENE IL DIVIETO AL PREZZO PIÙ BASSO, LE NORME SUL BIM E I CRITERI REPUTAZIONALI”. Per il Presidente dell’Oice, Gabriele Scicolone, “il lavoro fatto in queste ultime settimane ha certamente molto migliorato la situazione. Si è trattato di un compito titanico svolto in poco tempo, quindi alla fine le soluzioni individuate anche in base al contributo degli stakeholders consultati vanno decisamente apprezzate. In questo senso il contributo di OICE è stato recepito positivamente perché troviamo nel testo alcune delle norme che ritenevamo importanti per il settore, tra le quali quelle sui soggetti affidatari della progettazione che prevedono le disposizioni sulle società di ingegneria, il principio di affidamento congiunto della progettazione definitiva ed esecutiva allo stesso soggetto o anche l’obbligo di indicare nominativamente i progettisti firmatari degli elaborati, e lo spazio attualmente garantito ai progettisti in fase di verifica dei progetti.”

Altri elementi positivi sono: “la soluzione individuata per implementare il BIM, non più elemento obbligatorio ma premiale da attuare con gradualità, così come appare molto efficace il ruolo assegnato ad ANAC per la soft law ma anche per la qualificazione delle stazioni appaltanti che andranno comunque ridotte. E’ sicuramente apprezzabile la disciplina sui commissari di gara e sull’introduzione di criteri reputazionali premiali che devono aggiungersi alla usuale qualificazione in gara per i progettisti. Confidiamo poi che lo spostamento al MIT dell’Avcpass renda finalmente effettivo lo snellimento della fase di verifica dei requisiti, strettamente legato all’impiego del documento di gara unico europeo, con un effetto di omogeneità procedurale che verrà senz’altro reso ancora più efficace quando ci saranno i bandi-tipo e i contratti-tipo di competenza dell’ANAC. Positivo è anche il cambiamento di strategia sul ruolo delle Amministrazioni, concentrate sulla fase di project management affidata al RUP, con premialità legate a questa attività ed al risultato in termini di costi e tempi dell’opera.”

I PUNTI DA MIGLIORARE. Ci sono, come è ovvio in un lavoro di questa portata, ancora alcuni aspetti a nostro avviso da migliorare, afferma Giorgio Lupoi, Vice Presidente Oice con delega per gli sviluppi legislativi: “ad esempio, l’innalzamento a 150.000 euro della soglia per le trattative private nei servizi, peraltro con invito a tre soggetti e non a cinque: in tal modo l’85% degli affidamenti di progettazione sarà sottratto ad una vera concorrenza. Inoltre non ritroviamo nel testo importanti norme che oggi rappresentano elementi centrali per il ruolo che il progettista deve svolgere: in primis non si ribadisce che nei contratti in cui c’è un contenuto progettuale devono essere richiesti idonei requisiti per la fase progettuale; non è recuperato il divieto di subordinare i corrispettivi all’avvenuto finanziamento dell’opera, non risulta del tutto evidente la drastica limitazione dell’appalto integrato; appare eccessivo obbligare sempre le Amministrazioni a svolgere concorsi di progettazione per opere di natura tecnologica. Siamo certi e confidenti rispetto alla possibilità che il lavoro delle commissioni parlamentari migliori un testo ancora in progress.”

ASSISTAL SODDISFATTA. È positivo il commento di Assistal (Associazione Nazionale Costruttori di Impianti e dei Servizi di Efficienza Energetica – ESCo e Facility Management): “Il testo – commenta Angelo Carlini, Presidente di ASSISTAL – accoglie molte indicazioni espresse dalla nostra Associazione, cogliendo in pieno le necessità di un comparto che necessitava da tempo di un profondo rinnovamento nei meccanismi e nelle regole di aggiudicazione pubblica di lavori, servizi e forniture”.

L’Associazione plaude “all’enfasi posta sull’importanza di un congruo equilibrio tra prezzo e qualità, prendendo le distanze dal destabilizzante sistema del Massimo Ribasso senza la possibilità, di fatto, di escludere le offerte anomale, in favore di quello più valido e premiante dell’offerta economicamente più vantaggiosa come criterio di aggiudicazione preferenziale, in grado di coniugare offerta economica ed offerta tecnica, unitamente alla previsione, per appalti di importo economico inferiore, del mantenimento del criterio del massimo ribasso con un nuovo meccanismo di valutazione dell’anomalia dell’offerta.

“Bene – continua Carlini – anche la volontà del legislatore di porre la massima attenzione alla qualità della progettazione, alla qualificazione delle stazioni committenti, alla terzietà dei membri delle commissioni aggiudicatrici ed ai controlli in fase di esecuzione dell’oggetto dell’appalto”.

“Siamo certi – afferma il Presidente Assistal – che queste misure saranno di forte impulso per il buon esito delle procedure di aggiudicazione e per l’esecuzione dei contratti, e costituiranno concrete barriere alle aggiudicazioni con i folli ribassi che siamo purtroppo oggi abituati a registrare, che certamente non premiano le imprese “sane” che applicano correttamente le regole contrattuali, le norme previdenziali e quelle tributarie. Ed in particolar modo – continua Carlini – esprimiamo la nostra soddisfazione per il mantenimento del principio di non subappaltabilità delle attività impiantistiche laddove superino una determinata percentuale nell’ambito dell’appalto. E’ necessario mantenere il ruolo primario delle nostre imprese, anche mediante la previsione della costituzione di Associazioni temporanee di imprese, per evitare il rischio della scarsa qualità delle prestazioni e del risultato finale, a danno delle amministrazioni e, più in generale, della società.

Oltre a seguire l’iter di approvazione del Decreto Delegato appena licenziato dal Governo – conclude Carlini – non mancheremo di dialogare con chi avrà il compito di dettare la cd. “soft law”, in primis l’ANAC ed il Ministero delle Infrastrutture, attesi gli importanti istituti, quali la qualificazione degli operatori, che sono chiamati a regolamentare”.

LEGAMBIENTE: BENE IL SUPERAMENTO DELLA LEGGE OBIETTIVO.

“Ben venga il nuovo codice per gli appalti pubblici approvato oggi dal Governo. Finalmente si potrà chiudere una brutta pagina, lunga quindici anni, segnata troppo spesso da sprechi, corruzione e illegalità”, dichiara Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente.

“Fino ad oggi con la legge obiettivo sono stati, infatti, buttati decine di miliardi di euro in grandi opere definite strategiche che avrebbero dovuto modernizzare e rilanciare il Paese e che, invece, hanno portato ad una serie di cantieri infiniti o di progetti rimasti sulla carta. Per questo ci auguriamo che con il nuovo codice appalti si possa dare risposta alle due grandi questioni che nel settore delle infrastrutture l’Italia continua a scontare. La prima è la creazione finalmente di una filiera trasparente che premi le imprese serie, la trasparenza e i controlli, la certezza dei tempi. La seconda è la scelta di opere realmente utili a risolvere i problemi di mobilità e inquinamento delle città italiane, e quelli di un trasporto merci incentrato sulla gomma con tutte le conseguenze in termini di emissioni, inquinanti e incidenti”.

“Il segno di discontinuità rispetto al passato avviato in questi mesi dal Ministro Delrio con le sue scelte riguardanti le infrastrutture, speriamo porti al centro dell’attenzione le aree urbane, perché è qui che si concentra la maggiore domanda di trasporto ed è qui che si evidenzia il più rilevante ritardo rispetto all’Europa. Solo in questo modo – conclude Zanchini – si potrà rendere il Paese veramente moderno, garantendo ai cittadini una migliore mobilità e qualità della vita. È questo il vero cambiamento di cui l’Italia ha bisogno”.

Leggi anche: “Subappalto, cancellato il limite del 30%. Il tetto solo per le opere superspecialistiche

mar 05 2016

Nuovo codice appalti

Riforma appalti, il nuovo Codice delude i professionisti tecnici

 
Il testo “tradisce lo spirito della Legge delega circa la centralità della progettazione”. Assistal soddisfatta. Legambiente plaude al superamento della legge obiettivo. Oice: “Rischio concorrenza per gli incarichi di progettazione, bene divieto prezzo più basso, Bim e criteri reputazionali”

 Il testo “tradisce lo spirito della Legge delega circa la centralità della progettazione”. Assistal soddisfatta. Legambiente plaude al superamento della legge obiettivo. Oice: “Rischio concorrenza per gli incarichi di progettazione, bene divieto prezzo più basso, Bim e criteri reputazio

 
 

“Si tratta di un testo che tradisce lo spirito della Legge delega circa la centralità della progettazione. Siamo di fronte ad un arretramento rispetto alla normativa precedente, in particolare se ci riferiamo alla Determinazione Anac 4/2015”.

Armando Zambrano, Coordinatore della Rete e Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, commenta il testo del nuovo Codice degli appalti approvato ieri dal Consiglio dei ministri in esame preliminare.

La Rete delle Professioni Tecniche lamenta, innanzitutto, la scomparsa, nel Codice, di una parte specifica dedicata ai servizi di ingegneria e architettura. I servizi dei professionisti tecnici, infatti, risultano dispersi nelle varie pieghe del Codice. Inoltre, i progettisti interni alla pubblica amministrazione, a differenza di quanto chiedeva la Rete, potranno continuare ad essere sprovvisti dell’iscrizione ad un Ordine, essendo sufficiente la sola abilitazione.

Un altro punto molto criticato dai professionisti tecnici italiani è la non obbligatorietà del Dm 143 (cosiddetto “decreto parametri”) per la determinazione del corrispettivo da porre a base di gara. Senza contare che la limitazione all’appalto integrato risulta scomparsa dai radar e la cauzione diventa obbligatoria anche per la progettazione. In compenso, la Rete giudica positivamente la riproposizione dei requisiti richiesti alle Società di Ingegneria che le mette sullo stesso livello delle Società tra Professionisti.

“Il testo – ha concluso Zambrano – non ha tenuto conto delle osservazioni dei professionisti tecnici e per questo ci auguriamo che, in occasione del prossimo Consiglio dei Ministri, che varerà il testo definitivo, vengano apportate le giuste correzioni. In ogni caso riproporremo le nostre idee in tutte le sedi istituzionali, a cominciare dalle commissioni parlamentari che dovranno esprimere il loro parere sul provvedimento”.

OICE: “RISCHIO CONCORRENZA PER GLI INCARICHI DI PROGETTAZIONE, BENE IL DIVIETO AL PREZZO PIÙ BASSO, LE NORME SUL BIM E I CRITERI REPUTAZIONALI”. Per il Presidente dell’Oice, Gabriele Scicolone, “il lavoro fatto in queste ultime settimane ha certamente molto migliorato la situazione. Si è trattato di un compito titanico svolto in poco tempo, quindi alla fine le soluzioni individuate anche in base al contributo degli stakeholders consultati vanno decisamente apprezzate. In questo senso il contributo di OICE è stato recepito positivamente perché troviamo nel testo alcune delle norme che ritenevamo importanti per il settore, tra le quali quelle sui soggetti affidatari della progettazione che prevedono le disposizioni sulle società di ingegneria, il principio di affidamento congiunto della progettazione definitiva ed esecutiva allo stesso soggetto o anche l’obbligo di indicare nominativamente i progettisti firmatari degli elaborati, e lo spazio attualmente garantito ai progettisti in fase di verifica dei progetti.”

Altri elementi positivi sono: “la soluzione individuata per implementare il BIM, non più elemento obbligatorio ma premiale da attuare con gradualità, così come appare molto efficace il ruolo assegnato ad ANAC per la soft law ma anche per la qualificazione delle stazioni appaltanti che andranno comunque ridotte. E’ sicuramente apprezzabile la disciplina sui commissari di gara e sull’introduzione di criteri reputazionali premiali che devono aggiungersi alla usuale qualificazione in gara per i progettisti. Confidiamo poi che lo spostamento al MIT dell’Avcpass renda finalmente effettivo lo snellimento della fase di verifica dei requisiti, strettamente legato all’impiego del documento di gara unico europeo, con un effetto di omogeneità procedurale che verrà senz’altro reso ancora più efficace quando ci saranno i bandi-tipo e i contratti-tipo di competenza dell’ANAC. Positivo è anche il cambiamento di strategia sul ruolo delle Amministrazioni, concentrate sulla fase di project management affidata al RUP, con premialità legate a questa attività ed al risultato in termini di costi e tempi dell’opera.”

I PUNTI DA MIGLIORARE. Ci sono, come è ovvio in un lavoro di questa portata, ancora alcuni aspetti a nostro avviso da migliorare, afferma Giorgio Lupoi, Vice Presidente Oice con delega per gli sviluppi legislativi: “ad esempio, l’innalzamento a 150.000 euro della soglia per le trattative private nei servizi, peraltro con invito a tre soggetti e non a cinque: in tal modo l’85% degli affidamenti di progettazione sarà sottratto ad una vera concorrenza. Inoltre non ritroviamo nel testo importanti norme che oggi rappresentano elementi centrali per il ruolo che il progettista deve svolgere: in primis non si ribadisce che nei contratti in cui c’è un contenuto progettuale devono essere richiesti idonei requisiti per la fase progettuale; non è recuperato il divieto di subordinare i corrispettivi all’avvenuto finanziamento dell’opera, non risulta del tutto evidente la drastica limitazione dell’appalto integrato; appare eccessivo obbligare sempre le Amministrazioni a svolgere concorsi di progettazione per opere di natura tecnologica. Siamo certi e confidenti rispetto alla possibilità che il lavoro delle commissioni parlamentari migliori un testo ancora in progress.”

ASSISTAL SODDISFATTA. È positivo il commento di Assistal (Associazione Nazionale Costruttori di Impianti e dei Servizi di Efficienza Energetica – ESCo e Facility Management): “Il testo – commenta Angelo Carlini, Presidente di ASSISTAL – accoglie molte indicazioni espresse dalla nostra Associazione, cogliendo in pieno le necessità di un comparto che necessitava da tempo di un profondo rinnovamento nei meccanismi e nelle regole di aggiudicazione pubblica di lavori, servizi e forniture”.

L’Associazione plaude “all’enfasi posta sull’importanza di un congruo equilibrio tra prezzo e qualità, prendendo le distanze dal destabilizzante sistema del Massimo Ribasso senza la possibilità, di fatto, di escludere le offerte anomale, in favore di quello più valido e premiante dell’offerta economicamente più vantaggiosa come criterio di aggiudicazione preferenziale, in grado di coniugare offerta economica ed offerta tecnica, unitamente alla previsione, per appalti di importo economico inferiore, del mantenimento del criterio del massimo ribasso con un nuovo meccanismo di valutazione dell’anomalia dell’offerta.

“Bene – continua Carlini – anche la volontà del legislatore di porre la massima attenzione alla qualità della progettazione, alla qualificazione delle stazioni committenti, alla terzietà dei membri delle commissioni aggiudicatrici ed ai controlli in fase di esecuzione dell’oggetto dell’appalto”.

“Siamo certi – afferma il Presidente Assistal – che queste misure saranno di forte impulso per il buon esito delle procedure di aggiudicazione e per l’esecuzione dei contratti, e costituiranno concrete barriere alle aggiudicazioni con i folli ribassi che siamo purtroppo oggi abituati a registrare, che certamente non premiano le imprese “sane” che applicano correttamente le regole contrattuali, le norme previdenziali e quelle tributarie. Ed in particolar modo – continua Carlini – esprimiamo la nostra soddisfazione per il mantenimento del principio di non subappaltabilità delle attività impiantistiche laddove superino una determinata percentuale nell’ambito dell’appalto. E’ necessario mantenere il ruolo primario delle nostre imprese, anche mediante la previsione della costituzione di Associazioni temporanee di imprese, per evitare il rischio della scarsa qualità delle prestazioni e del risultato finale, a danno delle amministrazioni e, più in generale, della società.

Oltre a seguire l’iter di approvazione del Decreto Delegato appena licenziato dal Governo – conclude Carlini – non mancheremo di dialogare con chi avrà il compito di dettare la cd. “soft law”, in primis l’ANAC ed il Ministero delle Infrastrutture, attesi gli importanti istituti, quali la qualificazione degli operatori, che sono chiamati a regolamentare”.

LEGAMBIENTE: BENE IL SUPERAMENTO DELLA LEGGE OBIETTIVO. “Ben venga il nuovo codice per gli appalti pubblici approvato oggi dal Governo. Finalmente si potrà chiudere una brutta pagina, lunga quindici anni, segnata troppo spesso da sprechi, corruzione e illegalità”, dichiara Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente.

“Fino ad oggi con la legge obiettivo sono stati, infatti, buttati decine di miliardi di euro in grandi opere definite strategiche che avrebbero dovuto modernizzare e rilanciare il Paese e che, invece, hanno portato ad una serie di cantieri infiniti o di progetti rimasti sulla carta. Per questo ci auguriamo che con il nuovo codice appalti si possa dare risposta alle due grandi questioni che nel settore delle infrastrutture l’Italia continua a scontare. La prima è la creazione finalmente di una filiera trasparente che premi le imprese serie, la trasparenza e i controlli, la certezza dei tempi. La seconda è la scelta di opere realmente utili a risolvere i problemi di mobilità e inquinamento delle città italiane, e quelli di un trasporto merci incentrato sulla gomma con tutte le conseguenze in termini di emissioni, inquinanti e incidenti”.

“Il segno di discontinuità rispetto al passato avviato in questi mesi dal Ministro Delrio con le sue scelte riguardanti le infrastrutture, speriamo porti al centro dell’attenzione le aree urbane, perché è qui che si concentra la maggiore domanda di trasporto ed è qui che si evidenzia il più rilevante ritardo rispetto all’Europa. Solo in questo modo – conclude Zanchini – si potrà rendere il Paese veramente moderno, garantendo ai cittadini una migliore mobilità e qualità della vita. È questo il vero cambiamento di cui l’Italia ha bisogno”.

Leggi anche: “Subappalto, cancellato il limite del 30%. Il tetto solo per le opere superspecialistiche

mar 05 2016

Corso coordinatore sicurezza & RSPP (B3)

 IN PARTENZA LA NUOVA EDIZIONE DEL CORSO INTEGRATO di 120 Ore che fornisce sia l’attestato di Coordinatore della sicurezzz che quello di  RSPP (mod A: B3; C)

Ogni singlo modulo é valido ANCHE come aggiornamento RSPP, ASPP, Datore di lavoro Dirigenti, Preposti,  e Coordinatore, quindi ferquentando solo 10 lezioni si ha diritto anche all’attestato di aggiornamento di 40-60 ore per coordinatori e RSPP senior.

Chiedi i titoli dei singoli moduli di aggiornamento. A Richiesta si rilasciano anche Crediti Formativi Professionali

Numero chiuso massimo 25 iscritti.

IL CORSO E’ GRATUITO PER GLI ISCRITTI AL PROGETTO “GARANZIA GIOVANI”

Per maggori info

mar 05 2016

Come si calcola la base d’asta per i compensi dei professinisti nelle gare di progettazione

Ricordo che la questione è chiaramente mormata (anche se il calcolo é complesso) dalla legge 143 del 2103  (da non confrondere con la legge istitutiva n 143 del/49 ) . Scarica  programma gratuito

Consiglio i colleghi di leggerla.  

mar 04 2016

Geometri, nuove opportunità dai fondi europei

Doppio appuntamento per la categoria professionale dei geometri: un incontro formativo sulla legge di Stabilità in tema di imbullonati e la caratterizzazione delle unità immobiliari nel sistema catastale, organizzato dal Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati (Cngegl) in collaborazione con l’Agenzia delle Entrate, e un incontro formativo sul tema dei liberi professionisti e fondi europei come concreta opportunità di sviluppo per il geometra. Continua

mar 04 2016

Certificazione energetica- Obbligo rinnovabili negli edifici, le norme aggiornate Regione per Regione

L’obbligo di coprire con fonti rinnovabili parte del fabbisogno energetico degli edifici nuovi o ristrutturati è applicato in maniera diversa nelle varie Regioni e in vaste aree del Paese rimane ancora non normato. La fotografia aggiornata della situazione Regione per Regione.

La normativa comunitaria e nazionale pone nuove sfide di sostenibilità all’edilizia, ma queste norme molto spesso perdono di efficacia quando poi tocca alle Regioni dar seguito ai provvedimenti nazionali, introducendo criteri, riferimenti, controlli e sanzioni. Tra le diverse realtà regionali emergono, infatti, notevoli differenze in materia di regole sulle prestazioni energetiche in edilizia. Continua

mar 04 2016

Ingegneri, il 4 marzo a Bologna l’Assemblea del CNI. Focus su lavoro e formazione

Gli ingegneri italiani proporranno al Governo un pacchetto di misure che permettano ai professionisti di fronteggiare la crisi.

Venerdì 4 marzo 2016 è in programma a Bologna l’Assemblea del Consiglio Nazionale degli Ingegneri che avrà per titolo “Obiettivo Lavoro”.

Le due tavole rotonde della mattina saranno dedicate alla formazione e al lavoro. Nell’occasione gli ingegneri italiani proporranno al Governo una serie di misure che permettano ai professionisti di fronteggiare una crisi senza precedenti. Continua

mar 04 2016

7 Marzo 2016 SCade l termine per l’invio dei Sostituti d’imposta: invio telematico della Certificazione Unica 2016

Termine ultimo, per i sostituti d’imposta, per trasmettere in via telematica all’Agenzia delle Entrate le CU2016 per redditi di lavoro dipendente equiparati ed assimilati, redditi di lavoro autonomo, provvigioni e redditi diversi.

mar 03 2016

Quando si paga Inarcassa e quando la Gestione Separata INPS

Una circolare dell’INPS spiega quando un professionista, architetto o ingegnere, è tenuto a versare il contributo soggettivo (il 4%) a Inarcassa e quando, invece, è obbligato a iscriversi alla Gestione Separata, fornendo un utile chiarimento alla luce delle recenti sentenze di Cassazione che hanno ampliato i criteri di distinzione.  CONTINUA A LEGGERE é IMPORTANTE

mar 03 2016

Professionisti e prestazioni occasionali: l’ultima parola del Ministero delle Finanze

Il MEF mette la parola «fine» sulla questione della prestazione occasionale degli iscritti all’albo

Il professionista, titolare di un rapporto di lavoro dipendente, non può far ricorso alla prestazione occasionale per svolgere attività per le quali è richiesta l’iscrizione all’albo, ma è obbligato ad aprire partita IVA. E la regola vale anche se l’attività primaria è quella di lavoratore dipendente. A mettere la parola «fine» sulla questione della prestazione occasionale di professionisti iscritti all’albo è il Ministero delle Finanze, che con una lettera dà risposta ai dubbi sollevati da Inarcassa in merito all’interpretazione data qualche mese fa dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri. Continua

mar 03 2016

Quando si paga Inarcassa e quando la Gestione Separata INPS

Una circolare dell’INPS spiega quando un professionista, architetto o ingegnere, è tenuto a versare il contributo soggettivo (il 4%) a Inarcassa e quando, invece, è obbligato a iscriversi alla Gestione Separata, fornendo un utile chiarimento alla luce delle recenti sentenze di Cassazione che hanno ampliato i criteri di distinzione.  CONTINUA A LEGGERE é IMPORTANTE

mar 03 2016

Detrazioni e deduzioni IRPEF: arrivano i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate

E’ possibile fruire del bonus arredi se si cambia la caldaia, mentre la sostituzione della vasca da bagno con una ad entrata facilitata non è agevolabile. E ancora: il box acquistato in comproprietà può essere considerato pertinenza di entrambi i comproprietari. Sono alcuni dei chiarimenti contenuti nella circolare n. 3/E del 2 marzo 2016, cin cui l’Agenzia delle Entrate ha dato risposta ai quesiti dei CAF e degli operatori. Continua

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