L’art. 41 del D.Lgs. 15 del 28 gennaio 2016, che recepisce in Italia la direttiva 2013/55/UE relativa al riconoscimento in ambito UE delle qualifiche professionali, ha modificato profondamente l’art. 52 del D.Lgs. 206 del 9 novembre 2007, che disciplina la professione dell’architetto.
Quando si parla di mobilità dei lavoratori in ambito europeo, occorre partire dal presupposto che il titolo di architetto è tra quelli che godono del riconoscimento automatico. Ciò comporta che ogni Stato membro riconosce il titolo di architetto conseguito in un altro Paese, se conforme a condizioni minime dettagliate dalla direttiva 2005/36/CE; quindi, se il professionista ha effettuato un percorso formativo conforme alle condizioni minime previste a… Continua ^[1]