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Inserito da admin Il novembre 20, 2016 @ 11:09 am | Commenti disabilitati

Regolamento edilizio unico e definizioni urbanistiche.

In Gazzetta il testo definitivo con l’obiettivo di uniformare la disciplina a livello nazionale

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Al fine di semplificare e uniformare la regolamentazione edilizia per tutti i Comuni italiani, il decreto Sblocca Italia [2] ha previsto l’adozione di un Regolamento edilizio unico nazionale. 

Lo scopo della previsione è quello di definire un regolamento tipo, in modo da uniformare le procedure edilizie con norme più o meno condivise su tutto il territorio nazionale.

È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 268 del 16 novembre 2016 l’accordo tra Governo, Regioni e autonomie locali, in sede di Conferenza unificata, per l’adozione dello schema di Regolamento.

In particolare è stato pubblicato:

  • schema di regolamento edilizio tipo (Allegato 1)
  • documento con le definizioni uniformi (Allegato A)
  • tabella con la raccolta delle disposizioni sovraordinate in materia edilizia (Allegato B)

Schema di regolamento edilizio unico: di cosa si tratta

In realtà non si tratta proprio di un Regolamento edilizio unico: è un documento di indirizzo, una sorta di indice, cui dovranno ispirarsi i Comuni per la redazione dei propri regolamenti.

Nello schema di regolamento edilizio unico vengono stabiliti i principi e i criteri generali per semplificare e uniformare in tutto il territorio nazionale i regolamenti edilizi comunali, comunque denominati.

I Comuni sono tenuti a conformare i regolamenti edilizi comunali al presente Schema.

Il regolamento edilizio tipo  si articola, in particolare, in 2 parti:

  1. nella prima parte, denominata “Principi generali e disciplina generale dell’attività edilizia” è richiamata e non riprodotta la disciplina generale dell’attività edilizia operante in modo uniforme su tutto il territorio nazionale e regionale
  2. nella seconda parte, denominata “Disposizioni regolamentari comunali in materia edilizia” è raccolta la disciplina regolamentare in materia edilizia di competenza comunale

Regolamento edilizio tipo: i tempi

Entro il termine di 180 giorni dall’adozione dell’Intesa, le Regioni provvedono al recepimento dello schema di regolamento edilizio tipo e delle definizioni uniformi. Le Regioni possono specificare e/o semplificare l’indice proposto e dettare indicazioni tecniche di dettaglio ai fini della corretta interpretazione di tali definizioni uniformi in fase di prima applicazione.

Sono stabiliti i metodi, le procedure e i tempi (non superiori a 180 giorni) da seguire per l’adeguamento comunale, ivi comprese specifiche norme transitorie volte a limitare i possibili effetti dell’adeguamento sui procedimenti in itinere (permessi di costruire, Scia, sanatorie, piani attuativi, progetti unitari convenzionati).

Entro il termine stabilito dalla Regioni e comunque non oltre 180 giorni decorrenti dal medesimo atto di recepimento, i Comuni devono adeguare i propri regolamenti edilizi per conformarli allo schema di regolamento edilizio tipo e relativi allegati, come eventualmente specificati e integrati a livello regionale.

Se i Comuni non adeguano i regolamenti entro il termine stabilito, le definizioni uniformi e le disposizioni sovraordinate in materia edilizia trovano diretta applicazione, prevalendo sulle disposizioni comunali con esse incompatibili.

Regolamento edilizio tipo: l’indice da seguire

Di seguito riportiamo l’indice del regolamento edilizio tipo.

PARTE PRIMA – PRINCIPI GENERALI E DISCIPLINA GENERALE DELL’ATTIVITÀ EDILIZIA

PARTE SECONDA – DISPOSIZIONI REGOLAMENTARI COMUNALI IN MATERIA EDILIZIA

TITOLO I – DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE E PROCEDURALI

Capo I – SUE, SUAP e organismi consultivi, contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

  1. la composizione, i compiti e le modalità di funzionamento, dello Sportello unico per l’edilizia, della Commissione edilizia se prevista, comunque denominata, e di ogni altro organo, consultivo o di amministrazione attiva, costituito secondo la disciplina vigente, ivi compresa quella statutaria locale
  2. le modalità di gestione anche telematica delle pratiche edilizie, con specifiche tecniche degli elaborati progettuali anche ai fini dell’aggiornamento della cartografia comunale
  3. Le modalità di coordinamento con il SUAP. E’ prevista la possibilità di rimandare ad apposito regolamento comunale che tratti la materia telematica in modo specifico. ( ove possibile in forma di allegato allo stesso Regolamento Edilizio).

Capo II – Altre procedure e adempimenti edilizi, contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

  1. autotutela e richiesta di riesame dei titoli abilitativi rilasciati o presentati
  2. certificato di destinazione urbanistica
  3. proroga e rinnovo dei titoli abilitativi
  4. sospensione dell’uso e dichiarazione di inagibilità
  5. contributo per oneri di urbanizzazione e costo di costruzione: criteri applicativi e rateizzazioni
  6. pareri preventivi
  7. ordinanze, interventi urgenti e poteri eccezionali, in materia edilizia
  8. modalità e strumenti per l’informazione e la trasparenza del procedimento edilizio
  9. coinvolgimento e partecipazione degli abitanti
  10. concorsi di urbanistica e di architettura, ove possibili

TITOLO II – DISCIPLINA DELLA ESECUZIONE DEI LAVORI

Capo I – Norme procedimentali sull’esecuzione dei lavori, contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

  1. comunicazioni di inizio e di differimento dei lavori, sostituzione e variazioni, anche relative ai soggetti responsabili per la fase di esecuzione dei lavori, quali l’impresa esecutrice, il direttore dei lavori, della sicurezza, ecc.
  2. comunicazioni di fine lavori
  3. occupazione di suolo pubblico
  4. comunicazioni di avvio delle opere relative a bonifica, comprese quelle per amianto, ordigni bellici, ecc.

Capo II – Norme tecniche sull’esecuzione dei lavori, contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

  1. principi generali dell’esecuzione dei lavori
  2. punti fissi di linea e di livello
  3. conduzione del cantiere e recinzioni provvisorie
  4. cartelli di cantiere
  5. criteri da osservare per scavi e demolizioni
  6. misure di cantiere e eventuali tolleranze
  7. sicurezza e controllo nei cantieri misure per la prevenzione dei rischi nelle fasi di realizzazione dell’opera
  8. ulteriori disposizioni per la salvaguardia dei ritrovamenti archeologici e per gli interventi di bonifica e di ritrovamenti di ordigni bellici
  9. ripristino del suolo e degli impianti pubblici a fine lavori

TITOLO III – DISPOSIZIONI PER LA QUALITÀ URBANA, PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE E
FUNZIONALI

Capo I – Disciplina dell’oggetto edilizio, contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

  1. caratteristiche costruttive e funzionali, degli edifici
  2. requisiti prestazionali degli edifici, riferiti alla compatibilità ambientale, all’efficienza energetica e al comfort abitativo, finalizzati al contenimento dei consumi energetici e idrici, all’utilizzo di fonti rinnovabili e di materiali ecocompatibili, alla riduzione delle emissioni inquinanti o clima alteranti, alla riduzione dei rifiuti e del consumo di suolo
  3. requisiti e parametri prestazionali integrativi degli edifici soggetti a flessibilità progettuale
  4. incentivi (riduzione degli oneri di urbanizzazione, premi di edificabilità, deroghe ai parametri urbanistico-edilizi, fiscalità comunale) finalizzati all’innalzamento della sostenibilità energetico ambientale degli edifici, della qualità e della sicurezza edilizia, rispetto ai parametri cogenti
  5. prescrizioni costruttive per l’adozione di misure di prevenzione del rischio gas radon
  6. specificazioni sulle dotazioni igienico sanitarie dei servizi e dei locali ad uso abitativo e commerciale
  7. dispositivi di aggancio orizzontali flessibili sui tetti (c.d. “linee vita”)
  8. prescrizioni per le sale da gioco l’istallazione di apparecchiature del gioco d’azzardo lecito e la raccolta della scommessa

Capo II – Disciplina degli spazi aperti, pubblici o di uso pubblico, contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

  1. strade
  2. portici
  3. piste ciclabili
  4. aree per parcheggio
  5. piazze e aree pedonalizzate
  6. passaggi pedonali e marciapiedi
  7. passi carrai ed uscite per autorimesse
  8. chioschi/dehors su suolo pubblico
  9. servitù pubbliche di passaggio sui fronti delle costruzioni e per chioschi/gazebi/dehors posizionati su suolo pubblico e privato
  10. recinzioni
  11. numerazione civica

Capo III Tutela degli spazi verdi e dell’ambiente, contenente disposizioni regolamentari riguardanti le regole tecniche e i requisiti qualitativi per la realizzazione e la salvaguardia di:

  1. aree verdi
  2. parchi urbani e giardini di interesse storico e documentale
  3. orti urbani
  4. parchi e percorsi in territorio rurale
  5. sentieri
  6. tutela del suolo e del sottosuolo

E’ prevista la possibilità di rimandare ad apposito regolamento comunale che tratti la materia del verde pubblico e privato, in modo specifico e coordinato con tutte le altre norme vigenti di settore, (ove possibile in forma di allegato allo stesso Regolamento Edilizio).

Capo IV infrastrutture e reti tecnologiche, contenente disposizioni regolamentari relative alle reti e impianti di:

  1. approvvigionamento idrico
  2. depurazione e smaltimento delle acque
  3. raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati
  4. distribuzione dell’energia elettrica
  5. distribuzione del gas
  6. ricarica dei veicoli elettrici
  7. produzione di energie da fonti rinnovabili, da cogenerazione e reti di teleriscaldamento
  8. telecomunicazioni

Capo V Recupero urbano, qualità architettonica e inserimento paesaggistico, contenente ulteriori indicazioni operative per il recupero e la riqualificazione dei luoghi e per la promozione e la salvaguardia del decoro urbano e la sicurezza pubblica, da coordinare con le particolari disposizione di settore e norme di piano:

  1. pubblico decoro, manutenzione e sicurezza delle costruzioni e dei luoghi
  2. facciate degli edifici ed elementi architettonici di pregio
  3. elementi aggettanti delle facciate, parapetti e davanzali
  4. allineamenti
  5. piano del colore
  6. coperture degli edifici
  7. illuminazione pubblica
  8. griglie ed intercapedini
  9. antenne e impianti di condizionamento a servizio degli edifici e altri impianti tecnici
  10. serramenti esterni degli edifici
  11. insegne commerciali, mostre, vetrine, tende, targhe
  12. cartelloni pubblicitari
  13. muri di cinta
  14. beni culturali e edifici storici
  15. cimiteri monumentali e storici
  16. progettazione dei requisiti di sicurezza per i luoghi pubblici urbani

Capo VI Elementi costruttivi
contenente disposizioni regolamentari riguardanti :
1. superamento barriere architettoniche e rampe e altre misure per l’abbattimento di barriere
architettoniche;
2. serre bioclimatiche;
3. impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili a servizio degli edifici;
4. coperture, canali di gronda e pluviali;
5. strade e passaggi privati e cortili;
6. cavedi, pozzi luce e chiostrine;
7. intercapedini e griglie di aerazione;
8. recinzioni;
9. materiali, tecniche costruttive degli edifici ,
10. disposizioni relative alle aree di pertinenza;
11. piscine;
12. altre opere di corredo agli edifici.

TITOLO IV – VIGILANZA E SISTEMI DI CONTROLLO, contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

  1. esercizio delle funzioni di vigilanza e controllo delle trasformazioni e usi del territorio
  2. vigilanza durante l’esecuzione dei lavori
  3. sanzioni per violazioni delle norme regolamentari

TITOLO V -NORME TRANSITORIE, contenente disposizioni regolamentari riguardanti:

  1. aggiornamento del regolamento edilizio
  2. disposizioni transitorie

Definizioni uniformi del regolamento edilizio tipo

Ecco le definizioni previste dall’Allegato B. (VEDI) [1]


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