ago 12 2015

Perugia, sull’Ikea guerra tra il capoluogo, Magione e Bastia

Ormai una vera e propria guerra è scoppiata su dove realizzare il punto vendita della multinazionale svedese. L’Ikea in Umbria rappresenta una grande opportunità che nessuno vuole farsi scappare. Oggi Alvaro Mirabassi, consigliere a Perugia del Pd, ricostruirà l’iter procedurale fin qui seguito per ribadire la validità della scelta di San Martino in Campo. Mirabassi ritiene fondamentale per il capoluogo umbro non farsi scappare questa opportunità. Ma attenzione perché la concorrenza aumenta con il passare del tempo. Continua

ago 11 2015

Macchina agricola raccoglifrutta, prima verifica periodica, istruzioni in guida Inail

Macchina agricola raccoglifrutta. Istruzioni per la prima verifica periodica. Pubblicata da Inail una guida destinata al supporto dei tecnici verificatori e dei datori di lavoro sugli adempimenti previsti dalla normativa.

Datore di lavoro: comunicazione di messa in servizio e richiesta di prima verifica periodica; tecnici verificatori: tutta la procedura necessaria. Questi i punti affrontanti dal documento. Continua

ago 11 2015

La struttura della Seveso 3, le competenze, gli adempimenti, i 17 allegati

Seveso 3 (DLgs 26 giugno 2015, n. 105) è, come abbiamo anticipato, il provvedimento di attuazione della direttiva 2012/18/UE relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose.

All’origine del complesso di norme che si sono susseguite negli anni fino all’aggiornamento  con il DLgs 105, pubblicato in GU il 14 luglio scorso, la Direttiva Seveso*, venne emanata dalla Comunità europea nel 1982 come specifica disciplina in materia di prevenzione contro i rischi di incidenti rilevanti derivati dall’attività di alcune attività industriali.

Prima d’ora il nostro ordinamento ha recepito le precedenti edizioni della Seveso con i DLgs 334/99 eDLgs. 238/05.  Continua

ago 11 2015

800 mila euro di investimenti sulle piscine comunali coperte nei prossimi tre anni

Dieci anni di gestione Sarà l’Azzurra I a gestire gli impianti natatori di proprietà Comunale fino al 30 giugno 2025. Venti anni di concessione ad un costo di poco superiore a quello che era stato fissato come importo a base di gara (20.000 euro), vale a dire 25.200 euro più iva, ma la parte più interessante è che l’Asd Azzurra spenderà oltre 480 mila euro per l’ adeguamento degli impianti natatori alla normativa Regionale, da effettuarsi entro il 30 aprile 2016.

Ulteriori investimenti E non è tutto: la stessa…Continua

ago 10 2015

Esperienza e titoli di studio dei “verificatori” delle attrezzature di lavoro

Tenuto conto delle numerose richieste di chiarimenti sull’applicazione del D.L. 11 aprile 2011*, la Direzione generale della tutela delle condizioni di lavoro e delle relazioni industriali (direzioni coordinate dei Ministeri del lavoro, della sanità e dello sviluppo economico) ha fornito delle indicazioni a proposito dei criteri di idoneità dei verificatori dei soggetti abilitati per poter effettuare le verifiche di cui all’art.71, c. 11, del TU 81/08**. Continua

ago 10 2015

Artigiani: requisiti e agevolazioni

Con la sentenza n. 5685 del 20 marzo 2015, la Corte di Cassazione, Sezioni Unite, ha affrontato, all’interno di una procedura fallimentare, la problematica inerente alla definizione della natura di una impresa. I fatti riguardano il ricorso presentato da un piccolo imprenditore contro il Tribunale di Verona che non aveva riconosciuto lo status di creditore privilegiato. Il contribuente aveva chiesto di essere inserito tra i creditori di un’azienda fallita, esigendo la corsia preferenziale riservata agli artigiani, e aveva presentato i decreti ingiuntivi legati alle fatture insolute e motivato la sua appartenenza al settore artigiano basandosi sull’assenza di dipendenti. Continua

ago 09 2015

Come pagare le tasse in ritardo

Per chi ha dimenticato di pagare le tasse o ha sbagliato ad effettuare il versamento il Fisco concede una nuova chance per regolarizzare la propria posizione. Stiamo parlando del cosiddetto ravvedimento operoso che è stato oggetto di importanti novità con la Legge di Stabilità, in vigore dal 1 gennaio 2015. Cerchiamo di capire cosa significa e come funziona il ravvedimento operoso per pagare in ritardo le tasse.

Il ravvedimento è l’istituto con cui è possibile regolarizzare versamenti di imposte omessi o insufficienti e altre irregolarità fiscali, beneficiando della riduzione delle sanzioni (articolo 13 Decreto Legislativo n. 472 del 1997). Tutti i contribuenti che non hanno pagato le tasse e i tributi locali entro le scadenze previste dalla legge possono sfruttare il ravvedimento operoso e pagare in ritardo, a condizione che non siano stati già notificati gli atti di liquidazione e di accertamento.   Continua

ago 09 2015

La Regione Umbria fa cassa e vende i suoi immobili

La Regione Umbria fa cassa e mette sul mercato nove lotti di immobili di proprietà, per una base d’asta di un milione 77mila 430 euro. L’asta pubblica è fissata il prossimo 26 ottobre, nello studio di via Angeloni del notaio Marco Carbonari.

In vendita i lotti 1/A e 1/B che riguardano l’ex casa cantoniera di Prodo, a Orvieto per 98.471 euro nel primo caso e 100.961 euro per il secondo. 167.647,50 euro è il valore assegnato alla casa cantoniera di Sigillo, mentre 8mila euro è quello del magazzino ex Anas di Montecolognola, a Magione. Tutt’altra cifra per un’area edificabile a Fontanelle di Bardano, a Orvieto. Continua

ago 09 2015

Condominio: spese di manutenzione, gravose, voluttuarie, urgenti

Spese di conservazione e manutenzione Ai sensi dell’articolo 1104, primo comma, c.c. ciascun partecipante alla comunione deve contribuire alle spese necessarie per la conservazione e per il godimento della cosa comune, ed analogo obbligo è sancito dall’articolo 1123, primo comma, c.c., con riguardo alle parti comuni dell’edificio condominiale. Tale normativa non ha subito modifiche a seguito della riforma del 2012, tranne per ciò che riguarda le spese di cui all’articolo 1124 c.c. riguardanti le scale e gli ascensori. Continua

ago 09 2015

INAIL – PUBBLICATO IL MODELLO OT24 PER IL 2015

L’INAIL ha pubblicato oggi il nuovo modello OT24 anno 2015 (da presentare entro febbraio 2016) da utilizzare per richiedere la riduzione del tasso medio di tariffa da parte delle aziende che abbiano posto in essere, nell’anno 2015, misure volte a migliorare le condizioni di salute e di sicurezza nei luoghi di lavoro.

Rispetto al modello dell’anno precedente, vi sono numerose e rilevanti modifiche. Continua

ago 08 2015

Frane, le zone a rischio in Umbria

Oltre 34.500 frane in trent’anni, più di 550 milioni spesi per la mitigazione del rischio e almeno altri 180 milioni per superare l’incubo: l’Umbria continua ad essere fragile. Sono 185 le zone rosse in cui i rischi sono elevati o molto elevati. Interessano una superficie pari ad oltre 650 chilometri quadrati e rappresentano l’8,7% del territorio collinare e montuoso regionale sul quale insistono oltre 33mila umbri residenti in 43 comuni. Continua

ago 08 2015

Degrado del verde pubblico, Italia Nostra e WWF: ”Tk si faccia mecenate”

“La salvaguardia, la manutenzione, il recupero e l’ampliamento del patrimonio verde sono aspetti fondamentali in una città che presenta notevoli problematiche ambientali. Eppure nell’arco di – almeno – un decennio non si contano i casi di degrado e di errata gestione di quello che dovrebbe essere il ‘capitale’ verde dei cittadini, il fiore all’occhiello di Terni, città ricordata nei secoli per essere una delle più rigogliose dell’Umbria. Continua

ago 08 2015

Opere pubbliche e controlli che non ci sono: servirà il nuovo codice appalti?

Nel disastro delle varie opere pubbliche, inutili, incompiute, esose o ancor peggio mal realizzate c’è da chiedersi chi (o addirittura se) abbia controllato. Esiste, dalla notte dei tempi, e cioè dal Regio Decreto 350 del 1895, un istituto, il collaudo, attraverso il quale dovrebbero essere effettuati tutti gli accertamenti, i saggi, le prove e le verifiche su un’opera pubblica.Ovviamente tale istituto è stato sempre confermato, pur con piccole modifiche, nei vari testi di legislazione sugli appalti, dalla Legge Merloni ad oggi. Occorre infatti ricordare quanto sia fondamentale questo istituto tenuto conto che: “Il collaudo ha lo scopo di verificare e certificare che l’opera o il lavoro siano stati eseguiti a regola d’arte, secondo il progetto approvato e le relative prescrizioni tecniche, nonché le eventuali perizie di variante, in conformità del contratto e degli eventuali atti di sottomissione o aggiuntivi debitamente approvati. Il collaudo comprende altresì tutte le verifiche tecniche previste dalle leggi di settore”.

Ancora più delicato ed incisivo il collaudo in corso d’opera e finale esperito, specie nei restauri, quando si tratta di compiere diverse visite in cantiere durante lo svolgimento dei lavori al fine di verificare il fisiologico o patologico loro andamento. Fondamentale questa fase perché si possono individuare criticità, problematiche e porre i provvedimenti atti ad evitare anomalie e ritardi, varianti onerose, vizi laddove progettista e direzione lavori non siano intervenuti sufficientemente. Il collaudatore può e anzi deve attenersi alla “verifica della buona esecuzione di un lavoro effettuata attraverso accertamenti, saggi e riscontri che l’organo di collaudo giudica necessariù”.

Appare evidente che più frequenti e minuziose saranno le visite, più saranno concrete le possibilità di prevenire e correggere in tempo difetti ed errori e va da sé che il collaudatore dev’essere un professionista rigoroso, preparato, indipendente e non coinvolto e non colluso con stazione appaltante, impresa e quindi ancor meglio se distante dal territorio.

Viceversa il collaudo si è via via trasformato in una pratica da sbrigare al più presto, sorvolando anche su macroscopici errori, al fine ultimo del rilascio di un certificato/patentino di corretto espletamento delle opere, una specie di condono tombale per lavori mal progettati, mal diretti e mal realizzati. Questo lo si può dedurre da vari Bandi di collaudo in corso d’opera al massimo ribasso anche in zone disagiate. Basta guardare i bandi pubblicati nell’ultimo biennio affidati con il 70% di sconto.

Questo è l’ennesimo risultato del famigerato Decreto Bersani che ha ancora più evidenziato non solo la poca serietà e dignità di alcuni professionisti, ma anche l’obiettivo di molte, troppe stazioni appaltanti, di garantirsi a buon prezzo l’immunità dei propri disastri con i risultati di scuole, chiese, viadotti fatiscenti crollati dopo pochi anni dal termine lavori e con costi lievitati durante l’esecuzione degli stessi.

Il collaudatore rigoroso così come il responsabile della sicurezza, anziché essere apprezzato viene allontanato in quanto non garantisce la connivenza malavitosa tra stazione appaltante, Dl, impresa ed è del tutto evidente che un collaudatore, o un responsabile della sicurezza, deve avere la garanzia di poter operare in serenità di pensiero ed anche economica. Tutto ciò premesso, al netto viceversa di collaudi (o Dl) milionari affidati ad un ristretto giro di professionisti collusi con cricche varie, come i recenti fatti di cronache giudiziarie hanno dimostrato (basti  ricordare i più noti e recenti riferiti al Sistema Mose e Tav a Firenze), i quali benché super retribuiti, ponevano lo stesso scarsa attenzione nel seguire il mandato loro affidato.

Ritorno sull’argomento in quanto in dirittura d’arrivo il Nuovo Codice Appalti dove si accenna all’esclusione del massimo di ribasso per i servizi tecnici ed un possibile Albo dei Collaudatori e Dl da tenersi presso il Ministero delle Infrastrutture. Il principio del non conflitto d’interessi (essere controllore e controllato), della rotazione degli incarichi, della assoluta rettitudine personale e professionale degli incaricati,come parrebbe dal Nuovo Codice (c’è da stabilire quali debbano essere i requisiti di moralità), dovrebbero essere il minimo sindacale per affidamenti atti a garantire la certificazione delle nostre, ahimè disastrate, opere pubbliche. Fonte:Il Fatto Quotidiano” aricolo di Donatella d’angelo 

ago 08 2015

La marcatura CE delle chiusure oscuranti

Lo scorso 9 luglio l’UNI ha reso disponibile, in lingua inglese, la nuova edizione della norma di prodotto EN 13659, di riferimento per la marcatura CE delle chiusure oscuranti (tapparelle, persiane, scuri, tende esterne alla veneziana).
La versione 2015 della norma recepisce la versione europea della norma entrata in vigore il 20 maggio 2015 e sostituisce l’edizione precedente (EN 13659:2004+A1:2008, in vigore dal 1 ottobre 2008 e resa disponibile da UNI in data 5 febbraio 2009). Continua

ago 07 2015

L’Umbria in malora, un tesoro immobiliare si sgretola

C’è un patrimonio immobiliare che si sta sgretolando in Umbria. E con lui anche le aspettative, i sogni, i progetti di migliaia di persone che magari nel recupero di questo o quel complesso avevano riposto speranze di vita e di business. La mappa degli immobili in declino, ormai ridotti quasi a macerie, è ampia. In questo servizio abbiamo focalizzato l’attenzione su sette strutture in qualche modo simbolo del degrado e della scarsa capacità amministrativa, colpevole di non essere riuscita nell’impresa della riqualificazione. Immobili che attendono di essere riconverti da decenni, ma intanto si continuano a sprecare soldi per mantenerli alla meno peggio. Continua

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