set 24 2015

Riforma appalti, al posto del regolamento linee guida Anac-Infrastrutture

Resta fermo l’obiettivo della semplificazione, con la conferma dell’addio al regolamento appalti. Ma il compito di guidare il mercato nelle delicatissima fase di transizione tra vecchio e nuovo codice non spetterà solo all’Autorità Anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone, come sembrava certo fino a solo poche ore fa.

A dettare le linee guida per il mercato, subito dopo l’entrata in vigore del nuovo codice, saranno insieme il ministero delle Infrastrutture e l’Anac. Con una formula di “coabitazione” che almeno formalmente mantiene in pista l’idea della regolamentazione flessibile , della «soft law» adattabile alle evoluzioni di mercato, ma che nei fatti ridimensiona la portata del trasferimento di poteri di regolazione all’Anac. Continua

set 24 2015

Cdm, approvati gli ultimi decreti fiscali: nuova finestra per rateizzare le imposte

I cinque testi riguardano contenzioso tributario, riscossione, sanzioni. Novità nella rateizzazione dei debiti fiscali: per coloro che hanno perso i requisiti negli ultimi due anni, si apre un’altra finestra di sei anni di rate. Continua se ti interssa

set 24 2015

WhatsApp Sotto Attacco Hacker, Ecco Come Difendersi

Gli hacker puntano WhatsApp. Sulla nota applicazione di messaggistica instantanea “si sta diffondendo un pericoloso virus”, avverte la Polizia. “Arriva un messaggio che avvisa che il numero di telefono è particolarmente fortunato perché è stato selezionato per un premio. E’ sufficiente cliccarci sopra e il virus si installa automaticamente sullo smartphone. Continua

set 24 2015

Gli impianti per l’aria compressa nei cantieri

L’aria compressa, prodotta dai compressori, viene utilizzata nei cantieri:

come mezzo di trasmissione dell’energia per azionare macchine operatrici (perforatrici e utensili, pompe, paranchi, motori ecc.);
nei casi in cui vi sono difficoltà di ventilazione (es., nelle gallerie, dove i motori diesel sono controindicati).
Il rendimento di questi sistemi è più basso della trasmissione per sistemi idraulici o elettrici. Continua

set 24 2015

Fondi Eu, all’Umbria 1 miliardo e mezzo entro il 2020

Coinvolte Perugia, Terni, Foligno, Spoleto e Città di Castello | Soldi per ricerca, agenda digitale, cultura, ambiente ed energia.

La presidente della giunta regionale, Catiuscia Marini, ha partecipato stamani alla seduta della prima commissione del consiglio regionale per un’informativa sulle politiche comunitarie e sui fondi europei.
La nuova programmazione europea 2014-2020 – ha spiegato la presidente – complessivamente mette a disposizione dell’Umbria un miliardo 585 milioni di euro tra risorse comunitarie, nazionali e regionali, con un aumento di circa 215 milioni di euro rispetto alla precedente programmazione 2007-2013. 877 milioni di euro sono destinati al Programma di sviluppo rurale (Psr), 356 milioni al Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr), 237 milioni al Fondo sociale europeo (Fse), 92 attraverso il piano operativo nazionale per le azioni integrate sul lavoro e 23 dal programma garanzia giovani.  Continua

set 24 2015

Nuovo Prg entro dicembre | Meno tasse su terreni e accordi coi privati

Passi in avanti verso l’approvazione di un nuovo Piano Regolatore Generale. Verrà approvato entro la fine dell’anno, almeno nella parte strutturale, il nuovo Prg di Spoleto, dopo l’annullamento da parte del Consiglio di Stato di quello in vigore. Ad annunciarlo, in sede di terza commissione consiliare, sono stati l’assessore all’urbanistica Antonio Cappelletti e il dirigente Giuliano Mastroforti. L’amministrazione sta tenendo conto delle istanze presentate dai cittadini – circa 500 quelle arrivate agli uffici – ma, tendenzialmente, ci si muoverà nella direzione di una diminuzione del consumo di suolo. Continua

set 24 2015

3 MILIONI DI EURO PER LA MANUTENZIONE STRADALE. ERA ORA!

Arrivano i soldi per le strade. Era ora. Non se ne poteva più. Buche, buche con acqua e buche con erba… avvallamenti, frane, segnaletica assente. Strade regionali e provinciali da fare invidia al Camel Trophy. Finalmente la Regione Umbria si è decisa a stanziare la cifra necessaria ad una prima tranche di manutenzione: 3 milioni e 55 mila euro che sarà impiegata per il “recupero e miglioramento dei piani viabili delle strade regionali e provinciali e che la loro esecuzione è in parte già iniziata”. Continua

set 24 2015

Competenze geometri: i 3 punti chiave per capirne di più

Settembre è stato un mese di rilievo per il troppo spesso incerto tema dei confini delle competenze progettuali dei geometri.

Nel corso di una conferenza stampa andata in scena lo scorso 10 settembre, il presidente dei Geometri Maurizio Savoncelli ha chiarito i tre elementi innovativi che il fresco parere 2539/2015 del Consiglio di Stato porta con sé al fine di definire il campo delle competenze progettuali dei geometri in tema di costruzione di edifici in zona sismica e mediante l’uso del cemento armato. Ecco i 3 punti rilevanti:
1. Con l’abrogazione dell’art. 1 del regio decreto n. 2229 del 1939 non esistono più riserve alla progettazione con il cemento armato.
2. Viene citata la collaborazione interprofessionale fra le varie categorie dei tecnici “titolari di diverse competenze tecniche”. Pertanto non solo è permessa, ma va incoraggiata la sinergia tra i vari professionisti. Continua
3. È sempre possibile per il Geometra svolgere in autonomia l’attività di progettazione architettonica (e amministrativa, comprendendo con questo termine la cura dei permessi e dei titoli autorizzatori) e direzione lavori. Continua

set 24 2015

Bozza ABI: le nuove Linee guida per la valutazione di immobili

Sul sito ufficiale del’Associazione Bancaria Italiana (ABI) è stata pubblicata la bozza delle ormai note Linee Guida ABI, ed entro il 27 settembre sarà possibile inviare eventuali osservazioni e commenti da parte degli operatori del mercato nazionale delle valutazioni immobiliari, all’indirizzo e-mail cr@abi.it.

Lo ha comunicato l’ABI evidenziando che è la soluzione messa in piedi dal tavolo tecnico con Assovib, Collegio nazionale degli agrotecnici; Collegio nazionale dei periti agrari; Consiglio dell’ordine nazionale dei dottori agronomi e dei dottori forestali; Consiglio nazionale degli architetti; Consiglio nazionale degli ingegneri; Consiglio nazionale dei periti industriali; Consiglio nazionale geometri e Tecnoborsa. Continua

set 24 2015

Ingegneri: il CNI definirà standard prestazionali per certificare le competenze

E’ in partenza l’iniziativa del Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI) per definire gli standard prestazionali oggettivi che gli ingegneri potranno certificare di possedere.

Nella circolare 586/2015 il CNI illustra gli obiettivi di tale processo e la direzione che intende prendere, chiedendo aiuto e suggerimenti agli ordini provinciali.

Il Consiglio Nazionale infatti ha messo a punto un sistema per certificare, in modo oggettivo, le competenze professionali degli ingegneri, nei diversi settori dell’ingegneria. Gli standard definiranno i contenuti dei preventivi di affidamento degli incarichi, obbligatori per legge, e consentiranno di poter svolgere quella verifica sugli obblighi e sulla qualità delle prestazioni, con lo scopo, secondo il CNI, di far emergere i professionisti che svolgono correttamente la loro attività. Tutto questo si baserà su riferimenti oggettivi ed indiscutibili assicurati da un organismo “terzo”, ovvero l’ente di normazione UNI.

Per il CNI tale iniziativa è d’interesse primario per tutti gli iscritti all’albo che potranno definire e pubblicizzare le proprie competenze con “strumenti idonei e oggettivi in grado di definire al meglio i contenuti minimi delle prestazioni oggetto di incarico per superare la distanza che c’è tra l’immaterialità della prestazione offerta, la concretezza dell’offerta economica e la realtà del ‘prodotto’ effettivamente eseguito dal progettista”.

Inoltre il CNI mette in evidenza che “dalla possibilità di verifica della qualità e completezza della prestazione alla possibilità di ipotizzare costi minimi per lo svolgimento delle prestazioni il passo è decisamente breve”; in questo modo sarà possibile individuare e pubblicizzare parametri tariffari riferiti almeno ai costi minimi necessari.

Il CNI in questo modo vuole coniugare “la tutela dell’attività professionale con la tutela del Cliente, e quindi, della società”. Infatti il progetto vuole valorizzare i professionisti che svolgono seriamente e secondo precise regole deontologiche il proprio lavoro, in un mercato senza regole e controlli.

Il Consiglio Nazionale Ingegneri, concludendo la circolare esorta gli ordini provinciali a partecipare all’iniziativa indicando 15 aree di specializzazione in campo ingegneristico, per le quali si ritiene prioritario svolgere l’attività di definizione degli standard prestazionali.

Certificazione competenze: le azioni nel tempo del CNI
Ricordiamo che il CNI e l’UNI, con l’Accordo stipulato nel mese di aprile 2014, hanno concordato di procedere allo sviluppo degli standard prestazionali, legati allo svolgimento della libera professione di ingegnere, che definiscono azioni, strumenti e comportamenti finalizzati a garantire prestazioni di qualità.

Successivamente, nel mese di maggio 2015, il CNI e UNI hanno dato avvio al programma delle attività stabilendo le funzioni ed il ruolo di ciascun organismo, la composizione dei gruppi di lavoro, il metodo ed i contenuti del lavoro per la definizione degli standard prestazionali.

Per prima cosa il CNI, nell’ambito dei tre settori dell’ingegneria (civile e ambientale; industriale; dell’informazione) individuerà un primo insieme di ambiti di attività per i quali verranno definiti gli standard prestazionali. Una volta identificato l’ambito di riferimento e la singola prestazione, il gruppo di lavoro procederà ad identificare: l’articolazione del singolo processo; le fasi che compongono il processo; il compito, ovvero la singola attività di una fase.

Inoltre i gruppi di lavoro dovranno identificare i tempi entro cui ciascuna prestazione deve essere ragionevolmente portata a termine (data la complessità e le caratteristiche della prestazione) e dovranno introdurre specifiche procedure di controllo del processo di svolgimento delle attività modulate anche sulle diverse forme (singola, associata, società; mono o multidisciplinare ) in cui viene svolta l’attività professionale.

Secondo il CNI l’elaborazione di schemi predefiniti “tutela non solo il committente (che avrà elementi di riferimento per verificare il processo di lavoro e la sua qualità), ma anche il libero professionista, il quale avendo standard di riferimento non potrà essere sottoposto ad un ampliamento o ad una riduzione eccessiva dei tempi di consegna del lavoro o a compensi talmente contenuti da determinare l’impossibilità di rispettare gli standard prestazionali di base”.

Inoltre gli standard “consentiranno di distinguere con più esattezza le differenze tra le prestazioni che possono essere erogate dagli ingegneri e dagli ingegneri iuniores, riconoscendo a ciascuna figura professionale il ruolo spettante a seconda dei contesti lavorativi”. Vai alla fonte

E’ in partenza l’iniziativa del Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI) per definire gli standard prestazionali oggettivi che gli ingegneri potranno certificare di possedere.
 
Nella circolare 586/2015 il CNI illustra gli obiettivi di tale processo e la direzione che intende prendere, chiedendo aiuto e suggerimenti agli ordini provinciali.
 

Prestazioni professionali ingegneri

Il Consiglio Nazionale infatti ha messo a punto un sistema per certificare, in modo oggettivo, le competenze professionali degli ingegneri, nei diversi settori dell’ingegneria. Gli standard definiranno i contenuti dei preventivi di affidamento degli incarichi, obbligatori per legge, e consentiranno di poter svolgere quella verifica sugli obblighi e sulla qualità delle prestazioni, con lo scopo, secondo il CNI, di far emergere i professionisti che svolgono correttamente la loro attività. Tutto questo si baserà su riferimenti oggettivi ed indiscutibili assicurati da un organismo “terzo”, ovvero l’ente di normazione UNI.

Per il CNI tale iniziativa è d’interesse primario per tutti gli iscritti all’albo che potranno definire e pubblicizzare le proprie competenze con “strumenti idonei e oggettivi in grado di definire al meglio i contenuti minimi delle prestazioni oggetto di incarico per superare la distanza che c’è tra l’immaterialità della prestazione offerta, la concretezza dell’offerta economica e la realtà del ‘prodotto’ effettivamente eseguito dal progettista”.
 
Inoltre il CNI mette in evidenza che “dalla possibilità di verifica della qualità e completezza della prestazione alla possibilità di ipotizzare costi minimi per lo svolgimento delle prestazioni il passo è decisamente breve”; in questo modo sarà possibile individuare e pubblicizzare parametri tariffari riferiti almeno ai costi minimi necessari.
 
Il CNI in questo modo vuole coniugare “la tutela dell’attività professionale con la tutela del Cliente, e quindi, della società”. Infatti il progetto vuole valorizzare i professionisti che svolgono seriamente e secondo precise regole deontologiche il proprio lavoro, in un mercato senza regole e controlli.
 
Il Consiglio Nazionale Ingegneri, concludendo la circolare esorta gli ordini provinciali a partecipare all’iniziativa indicando 15 aree di specializzazione in campo ingegneristico, per le quali si ritiene prioritario svolgere l’attività di definizione degli standard prestazionali.
 

Certificazione competenze: le azioni nel tempo del CNI

Ricordiamo che il CNI e l’UNI, con l’Accordo stipulato nel mese di aprile 2014, hanno concordato di procedere allo sviluppo degli standard prestazionali, legati allo svolgimento della libera professione di ingegnere, che definiscono azioni, strumenti ecomportamenti finalizzati a garantire prestazioni di qualità.
 
Successivamente, nel mese di maggio 2015, il CNI e UNI hanno dato avvio alprogramma delle attività stabilendo le funzioni ed il ruolo di ciascun organismo, la composizione dei gruppi di lavoro, il metodo ed i contenuti del lavoro per la definizione degli standard prestazionali.
 
Per prima cosa il CNI, nell’ambito dei tre settori dell’ingegneria (civile e ambientale; industriale; dell’informazione) individuerà un primo insieme di ambiti di attivitàper i quali verranno definiti gli standard prestazionali. Una volta identificato l’ambito di riferimento e la singola prestazione, il gruppo di lavoro procederà ad identificare: l’articolazione del singolo processo; le fasi che compongono il processo; il compito, ovvero la singola attività di una fase.
 
Inoltre i gruppi di lavoro dovranno identificare i tempi entro cui ciascuna prestazione deve essere ragionevolmente portata a termine (data la complessità e le caratteristiche della prestazione) e  dovranno introdurre specifiche procedure di controllo del processo di svolgimento delle attività modulate anche sulle diverse forme (singola, associata, società; mono o multidisciplinare ) in cui viene svolta l’attività professionale.
 
Secondo il CNI l’elaborazione di schemi predefiniti “tutela non solo il committente (che avrà elementi di riferimento per verificare il processo di lavoro e la sua qualità), ma anche il libero professionista, il quale avendo standard di riferimento non potrà essere sottoposto ad un ampliamento o ad una riduzione eccessiva dei tempi di consegna del lavoro o a compensi talmente contenuti da determinare l’impossibilità di rispettare gli standard prestazionali di base”.
 
Inoltre gli standard “consentiranno di distinguere con più esattezza le differenze tra le prestazioni che possono essere erogate dagli ingegneri e dagli ingegneri iuniores, riconoscendo a ciascuna figura professionale il ruolo spettante a seconda dei contesti lavorativi”.

set 23 2015

Dissesto idrogeologico, dal CNI le Linee guida per valutazione preliminare qualità progetti

l 27 luglio scorso, nel corso della prima riunione della Cabina di Regia della Struttura di missione Italia sicura, coordinata dal dr. Mauro Grassi, sono state proposte le “Linee guida per la valutazione preliminare della qualità dei progetti per la difesa dalle alluvioni, per la prevenzione dei dissesti sulla rete idrografica e per la difesa delle coste”, elaborate dal gruppo di lavoro del Consiglio nazionale degli ingegneri (CNI),…..Continua

set 22 2015

Carabinieri, nuovo comandante provinciale a Terni, è il Colonello Giovanni Capasso

 Cinquentacinque anni e un curriculum prestigioso, subentra al Colonello Felli

Il nuovo comandante provinciale dei carabinieri di Terni, Leggi tutto

set 22 2015

Avvocati senza PEC via dall’Albo?

Quasi 10 mila gli avvocati senza PEC che rischiano la cancellazione dall’Albo, niente esclusione per mancato pagamento della quota annuale: il nuovo Regolamento.

Rischio di cancellazione dall’albo professionale per 10mila avvocati che non hanno la PEC, ossia l’indirizzo di posta elettronica certificata obbligatoria per i professionisti in base all‘articolo 16, del Dl 185/2008. Dai dati della Cassa Forense, emerge che su 235mila iscritti, circa 7-10 mila ne sono sprovvisti. Continua

set 22 2015

Indennità per collaboratori disoccupati: la domanda INPS

La domanda per ottenere l’indennità per collaboratori disoccupati DIS-COLL va presentata esclusivamente in via telematica a partire dall’11 maggio, fino a questa data si può fare richiesta anche con modello cartaceo o via PEC: tutti i dettagli sulla DIS-COLL, introdotta dalla Riforma Ammortizzatori Sociali attuativa del Jobs Act (il decreto 22/2015), sono contenuti nella circolare applicativa INPS 83/2015. L’indennità spetta a collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, che perdono involontariamente il lavoro, sono iscritti in via esclusiva alla gestione separata INPS, non pensionati e senza partita IVA. Sono esclusi i sindaci e gli amministratori di società. Continua

set 20 2015

Garanzia Giovani, aumentata la dotazione di 4 milioni per tirocini e formazione

L’assessore Paparelli annuncia le novità ai rappresentanti delle associazioni di categoria, del mondo della formazione e delle Provincia.

Aumento della dotazione finanziaria per il programma Garanzia Giovani. Lo ha annunciato il vicepresidente della Regione Umbria, con delega al lavoro e alla formazione, Fabio Paparelli, incontrando i rappresentanti delle associazioni di categoria, del mondo della formazione e delle Province per fare il punto sui risultati raggiunti. Continua

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